Intervistato da Tuttosport, Andrea Tacconi ha parlato delle condizioni del padre, la leggenda bianconera Stefano Tacconi. «Mia mamma va in ospedale al mattino, io alla sera, ogni tanto porto anche i miei fratelli, purtroppo ci lasciano stare per poco tempo, però gli parliamo e lui dà segnali confortanti», ha detto il figlio. «Questi momenti ti uniscono ancora di più. Non ho avuto neppure il tempo di spaventarmi, è successo tutto così in fretta. Prima il mal di testa, poi la caduta a terra. Io ho cercato di aiutarlo, ho urlato che chiamassero i soccorsi. Avevo l’adrenalina a ventimila, ero preoccupato per il respiro, d’istinto l’ho girato su un fianco».
[embedcontent src=”instagram” url=”https://www.instagram.com/p/CdBh5NoK_5E/”]
Non solo la famiglia, ma anche tutto il mondo del calcio è molto vicino all’ex portiere bianconero: «Sono rimasto colpito dalle tante manifestazioni d’affetto, non me lo aspettavo. Mi ha chiamato il mondo: non solo dall’Italia, ma pure da Stati Uniti e Giappone. Gli juventini hanno sempre amato papà. Glielo dirò quando si sveglierà: gli farà piacere perché l’affetto è reciproco. Mi hanno chiamato tra gli altri Schillaci, Torricelli, Zenga, Maldini. È rimasto nel cuore della gente, pure di interisti e milanisti. Vuol dire che ha lasciato un segno positivo nel calcio, apprezzato per la sua simpatia. Il 13 maggio è il compleanno di papà e gruppi di tifosi vogliono venire qui, fuori dall’ospedale, per stargli vicino. Spero che sia già sveglio e possa sentirli. Poi sono in contatto con tanti Juve Club – del Nord ma soprattutto del Sud – che vogliono organizzare una festa quando sarà dimesso».
Con la maglia della Vecchia Signora Tacconi ha vinto praticamente tutto: due Scudetti, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa Uefa, una Coppa dei Campioni, una Coppa Intercontinentale, una Coppa Uefa e una Coppa Italia. Un grande vincente in campo, a cui auguriamo di vincere anche questa partita.