Una carriera ricca di trofei e vittorie. Arriva così la scelta di Gigi Buffon appendere gli scarpini al chiodo e dire addio al calcio giocato. Quasi 30 anni dopo -tra prese alte e basse, esultanze e miracoli- è arrivato il momento di scrivere la parola fine dopo una carriera con la C maiuscola. Uno dei migliori di sempre a cui è mancata solo la vittoria della Champions League e il Pallone D’Oro per raggiungere la lode. A Carrara, il classe ’78 ha riportato la Coppa del Mondo vinta nel 2006, la Coppa Uefa vinta col Parma nel ’99, 7 Supercoppe italiane, 6 coppe Italia (contando anche quella vinta in gialloblù nel 1998/99), la Supercoppa di Francia (2018) e 12 scudetti vinti con la maglia della Juventus (più quello vinto in Ligue1 con i francesi).
Buffon decide di dire addio ai campi da gioco con la stessa maglia con la quale aveva esordito il 19 novembre 1995. Dal Parma al Parma però ne sono successe di cose. 17 sono stati gli anni a protezione dei pali bianconeri, poi il ritorno in bianconero per 2 stagioni dopo un anno al PSG (2018/2019). Infine gli ultimi due anni con la maglia del Parma con cui ha collezionato ben 43 presenze.
A livello personale -come riportato da Calciomercato.com– Buffon è il calciatore con più presenze nella storia della Serie A (ben 657), il portiere con la più lunga striscia di imbattibilità nella storia della massima serie italiana (974′), il calciatore con più presenze nella nazionale di calcio dell’Italia (176) e uno dei sette calciatori, insieme ad Antonio Carbajal, Guillermo Ochoa, Rafael Márquez, Lothar Matthäus, Lionel Messi e Cristiano Ronaldo, ad aver partecipato a cinque edizioni dei Mondiali, rischiando addirittura di arrivare a sei. Il destino lo ha voluto portiere, la bravura lo ha reso parte della storia del calcio: una storia che da oggi inizia dal numero 2.