L’ex calciatore e allenatore Roberto Sosa ha parlato nel corso delle trasmissioni su Sportitalia di vari temi riguardanti le squadre della Serie A. Quando si è parlato di grandi attaccanti, è stato citato anche Dusan Vlahovic della Juventus, nonostante il suo rendimento altalenante in questa stagione. Secondo Sosa buona parte delle motivazioni per un annata sottotono non sono da attribuire al giocatore stesso. Ecco cosa ha detto: “Osimhen assieme a Lautaro, è l’attaccante del momento. Mi dispiace non inserire Vlahovic in questa lista. Il serbo è penalizzato dal gioco del suo allenatore. Se Osimhen avesse giocato alla Juve, le prestazioni non sarebbero state differenti da quelle di Dusan. Ciò detto, il nigeriano è ormai la livello di attaccanti come Haaland, Benzema e Lewandoski. Dunque, al momento, 140 milioni potrebbero essere anche pochi!”.
Sulla penalizzazione alla Juventus
Inoltre, Sosa ha analizzato la classifica attuale della Serie A. Secondo l’ex giocatore, i piazzamenti non rispecchierebbero il reale valore delle squadre proprio a causa della penalizzazione della Juventus. In particolare ha detto: “Avere la difesa meno battuta come la Lazio è sicuramente importante nel calcio italiano. Tuttavia, va sottolineato come il sistema dei biancocelesti non disdegni di godibilità e qualità, potendo giovare di interpreti di assoluta qualità a centrocampo. Ciò detto, credo che la classifica finale rispecchierà i piazzamenti attuali. A tal motivo sono dispiaciuto per quanto accaduto alla Juventus. La penalizzazione è evidente una colpa da scontare per quanto commesso, ma arriva forse nel momento meno opportuno”.
Sosa sul caso Spalletti
Non poteva mancare una domanda sul caso che tiene banco negli ultimi giorni e che riguarderebbe l’eventuale addio di Spalletti da Napoli. Questione che, almeno per il momento, toccherebbe solo marginalmente la Juventus che difficilmente potrebbe arrivare all’allenatore toscano nella prossima stagione. Sui motivi della possibile rottura con il presidente De Laurentiis ha risposto: “Per risolvere questa situazione è necessario fare un passo indietro. Il problema è chi tra i due sia disposta a farlo. Continuo a sperare poiché mi piacerebbe che Spalletti proseguisse il percorso vincente di questi anni. Ciò che serve oggi è trasparenza. Credo che nella conferenza stampa di sabato potremo avere lumi sul futuro. Sull’eventuale successore non ritengo fondamentale l’aspetto tattico. Si parla della difesa a tre o a quattro, ciò che conta sono le metodologie di lavoro. Soprattutto, le capacità comunicative con i calciatori e la società”.