Juve, in attesa dei sorteggi di Champions ripercorriamo 4 momenti storici

Juve, in attesa dei sorteggi di Champions ripercorriamo 4 momenti storici

Oggi alle 12 la Juve saprà quale sarà il suo prossimo avversario in Champions League. In attesa dei sorteggi ripercorriamo 4 momenti storici

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Oggi alle ore 12 la Juventus scoprirà quale sarà il suo prossimo avversario in Champions League. In attesa dei sorteggi il club bianconero ha voluto ripercorrere quattro momenti storici della Juve in Europa: La Juve ha conquistato 15 punti nel girone di Champions League con 3 allenatori diversi: Fabio Capello, Andrea Pirlo e Massimiliano Allegri. Tre percorsi in Europa – nel 2005, nel 2020 e nel 2021 – che hanno visto la Signora conquistare il primo posto e presentano alcuni elementi in comune.

A unificare le diverse esperienze, ci sono tre esordi vittoriosi in trasfertaLa Juve di Capello inizia in Belgio: sul campo del Bruges, Nedved e Trezeguet fanno la differenza in un successo per 2-1. La Juve di Pirlo parte in Ucraina, contro la Dinamo Kiev. La doppietta di Morata garantisce i primi 3 punti in classifica. La Juve di Allegri fa ancora meglio. Perché in Svezia con il Malmoe segna 3 gol e li fa tutti nel primo tempo. Alex Sandro apre le marcature. Dybala dal dischetto e ancora Alvaro segnano i colpi del ko prima dell’intervallo.

In ogni percorso c’è un momento clou, il confronto diretto con l’altra big del girone. Per la Juve quest’anno è stato il match con il Chelsea all’Allianz Stadium, quando ha affrontato l’ultima vincitrice della Champions League superandola grazie al gol di Chiesa. Un’impresa altrettanto importante è stata quella della scorsa edizione. Al Camp Nou la Juve aveva già battuto il Barcellona, ma mai per 3-0. Nel 2005 la partita più difficile è quella contro il Bayern. Al Delle Alpi la Juve restituisce il 2-1 subito a Monaco. É la serata di Trezeguet, autore di una doppietta.

La certezza matematica del passaggio agli ottavi la Juve l’ha avuta in tutti e tre i casi prima dell’ultima giornata. Nel 2005 Del Piero sigla contro il Bruges il gol che vale la qualificazione alla quinta partita. La Juve di Pirlo e quella di Allegri fanno anche di più, risolvendo la pratica alla prima gara di ritorno. Il 2-1 al Ferencvaros nel 2020 e il 4-2 allo Zenit quest’anno permettono di centrare l’obiettivo davanti al pubblico di casa.

Vittorie e imprese di squadra, certo. Ma con un protagonista originato dalle aspettative maturate nei suoi confronti ai nastri di partenza. Nel 2005, al suo secondo anno in bianconero, si attende una crescita di Zlatan Ibrahimovic. E lo svedese fornisce prove del suo talento. Nel 2020 Morata torna alla Juve e conferma ciò che ha fatto vedere nella sua prima esperienza: l’essere un uomo da grandi notti europee. Nel girone, Alvaro viaggia alla media di un gol a partita. Infine, Federico Chiesa. Che arriva in Champions League forte delle sensazioni maturate con l’Italia all’Europeo e proprio contro gli inglesi del Chelsea le conferma con una prestazione straordinaria”. (Juventus.com)

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