La società bianconera non si è espressa in merito alle motivazioni rese note ieri sera. Intanto ci si prepara in vista della nuova udienza. In attesa di conoscere la data del nuovo dibattimento, verrà prodotta una nuova memoria difensiva come si legge sul Corriere dello Sport.
La Juventus subirà una nuova penalizzazione: resta da capire l’entità della stessa tra circa un mese. Se le motivazioni blindano l’operato della Procura della Federcalcio, la società però potrebbe mettere sul tavolo la ridefinizione delle responsabilità degli “amministratori privi di deleghe operative” perché, come sostiene il Collegio, “è carente nella propria parte motiva laddove la Corte Federale – con motivazione da ritenere apparente – ha fatto riferimento a una generica, ma indimostrata, “consapevolezza diffusa” .
Questa ridefinizione delle responsabilità, potrebbe incidere sulla definizione dell’entità della nuova penalizzazione. In ballo c’è la corsa Champions anche se la Juve potrebbe avere un’ultima carta: chiedere l’afflittività sulla stagione 2023-24. Domani riprenderà l’inchiesta Prisma da cui è derivato anche il filone sportivo. L’udienza davanti al Gup -Marco Picco- era iniziata lo scorso 27 marzo ed era stata immediatamente rinviata al 10 maggio: si ripartirà con il dibattimento sull’ammissione delle parti civili, poi si passerà alla fase delle eccezioni preliminari. Nel frattempo i legali della Juventus hanno richiesto lo spostamento della sede del processo da Torino a Milano o a Roma. I tempi per un pronunciamento sono da uno a tre mesi.