Juve, Signori: "Bianconeri sacrificati per compiacere la UEFA"

Juve, Signori: “Bianconeri sacrificati per compiacere la UEFA”

Aleksander Ceferin
Signori ha parlato di Juventus dopo gli errori arbitrali ai danni dell'Italia U21: il giornalista è stato severo nei confronti di Gravina

Nel suo editoriale su Il Giornale, Riccardo Signori ha espresso parole molto dure nei confronti del presidente della Federcalcio Gabriele Gravina. Il giornalista criticherebbe il numero uno della FIGC per eccesso di diplomazia, la stessa che avrebbe condotto a punire in modo esemplare la Juventus. Un opinione nata dopo quanto accaduto in Italia-Francia Under 21, nel quale errori arbitrali da matita rossa hanno condannato gli azzurrini alla sconfitta. Signori ha esordito così: “Qualcuno punti la sveglia per Gabriele Gravina, il presidente Figc che si deve essere addormentato sulla poltrona della vicepresidenza Uefa. Ora è chiaro che un presidente federale deve lavorare con diplomazia”.

Juve sacrificio a Ceferin

Successivamente, Signori ha proseguito spiegando perchè, a suo avviso, il caso Juventus sarebbe un sacrificio nei confronti della UEFA. Ecco cosa ha detto: Però, ogni tanto, perché non alzare il sopracciglio davanti a Ceferin? E capire cosa stia accadendo: solo casualità? Non parliamo di complotti: è fantasia. E non sarà questo il prezzo da pagare ad una poltrona da vicepresidente. Epperò tre indizi rischiano di fare una prova: qualcuno vuol male al pallone d’Italia? Solo gli arbitri? Vero che il caso Juventus ha scavato un solco profondo con il Ceferin presidente. Eppure la Juve è stata sacrificata per compiacerlo (sennò dovremmo parlare di altre squadre europee)”.

Signori sugli errori arbitrali

Infine, il giornalista si è soffermato su quanto accaduto recentemente in Italia-Francia Under 21. Sugli errori arbitrali e sul peso che rischiano di avere per il destino della nazionale azzurra si è espresso così: “Diciamo allora che il caso Under punta il dito contro la gestione Uefa. L’assenza iniziale del Var (ci sarà solo dai quarti) in un torneo che porta anche alle Olimpiadi è perlomeno grottesco. Ci sono partite e finali che contano di più ed altre meno? Certamente la sveglia è suonata pure per il presidente del Coni. L’Italia non va ai Giochi dal 2008, una eternità. Rischiare un’altra “non qualificazione” per scarabocchi altrui, prima che per colpe della squadra, dovrebbe indurre a chiedere conto di uno scarso peso politico al suo presidente federale. Insomma smettiamola con le ginocchia sbucciate e chiediamo un calcio più serio, se non vero”.

 

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