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Dopo la sconfitta contro l’Inter la corsa scudetto della Juventus sembrava essere finita. Troppi i punti di svantaggio sulle squadre in testa alla classifica per poter sperare di recuperare. Poi succede l’incredibile: il Milan pareggia prima contro il Bologna e poi contro il Torino, perdendo quattro punti preziosi. Ora la distanza della Juventus dal primo posto è di soli sei punti (sette nel caso in cui l’Inter vincesse la partita che deve recuperare). A sei partite dal termine e visti i momenti di forma degli avversari, sperare ancora nello scudetto non è follia.
E’ di questo avviso Fabio Cannavaro, che intervistato dal Corriere dello Sport ha fatto il punto della situazione: “Il campionato è ancora aperto perché ci sono tanti punti in palio e può succedere di tutto. La Juventus non è fuori dalla corsa per il titolo perché non molla mai e mette pressione alle avversarie. Dopo il mercato di gennaio è ancora più forte, ma ha avuto tanti infortuni. Può succedere dopo stagioni di dominio… Con de Ligt e Vlahovic ha due bei pilastri per il futuro, due giocatori che mi piacciono tantissimo. Dusan fa reparto da solo e in area è devastante. Non mi sarei divertito a marcarlo, ma sarebbe stato interessante…”.
Al netto della sconfitta contro la squadra di Simone Inzaghi, la Juventus nelle ultime 18 partite ha portato 17 risultati utili. Il ritmo dei bianconeri è da squadra che lotta per il titolo e anche se il calendario non è favorevole (bisognerà affrontare Sassuolo, Fiorentina e Lazio), la speranza resta sempre l’ultima a morire. Inter, Milan e Napoli sono ancora favorite per il titolo, ma la Juventus ora può e deve crederci. In fondo i ragazzi di Massimiliano Allegri non hanno niente da perdere e tutto da guadagnare: vincendo terranno a distanza la Roma e difenderanno il quarto posto. Se in contemporanea metteranno pressione alle tre davanti, meglio ancora.