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Intervistato sulle pagine di Tuttosport, l’ad del Sassuolo Giovanni Carnevali è tornato a parlare della lunghissima trattativa con la Juventus per Manuel Locatelli: «Quanti incontri! Ho perso il conto… Diciamo che per fortuna domani è una partita, non una riunione di mercato. Mi fa piacere rivedere Cherubini. È un amico e un ottimo dirigente, un mix dei suoi maestri Marotta e Paratici. Quella per Locatelli è stata la trattativa più lunga, non la più difficile. La trattativa più complicata è stata quella con Lotito per la cessione di Acerbi alla Lazio. Detto questo, con la Juventus abbiamo sfiorato più volte la rottura. Poi per fortuna siamo riusciti a trovare un ottimo accordo per tutti. I bianconeri hanno compiuto uno sforzo importante per venire incontro alle nostre richieste».
Alcuni pensano che il Sassuolo abbia regalato Locatelli alla Juve: «Chi sostiene questa tesi probabilmente è poco competente di contratti – ha eslcamato l’ad. Noi incasseremo quanto volevamo (37.5 milioni tra fisso e bonus, ndr). Siamo soddisfatti noi e lo sono la Juventus e Locatelli, che ha sempre voluto soltanto i bianconeri. Ci sono anche dei bonus per noi, ma l’importante è che Manuel giochi tanto… Ma se segna non esulto, io festeggio soltanto i gol del Sassuolo. Veniamo a Torino per giocarcela fino in fondo, com’è nello spirito del Sassuolo».
Non la migliore delle partenze per il Sassuolo, che forse sente la mancanza di Locatelli e dell’allenatore Roberto De Zerbi: «Abbiamo ceduto giocatori importanti, è un anno di ripartenza. Siamo consapevoli delle difficoltà che ci aspettano, ma anche della nostra forza. Abbiamo sempre Berardi, che è il miglior giocatore italiano. E poi c’è Raspadori, che si sta confermando. Trattative per Raspadori e Scamacca? È vero, con Marotta ho parlato di entrambi. Con Cherubini no, almeno per ora. Sicuramente a gennaio non si muovono. In estate vedremo. Il principio è lo stesso: noi siamo pronti a vendere i nostri gioielli alle big, ma soltanto se le offerte sono soddisfacenti. Esattamente come è successo con Locatelli».
