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Sguardi cupi e pensierosi, malumori a non finire, il rapporto tra la Juventus e Paulo Dybala nelle ultime settimane sembra a tutti gli effetti una storia d’amore in crisi. Dopo il gol contro l’Udinese il numero 10 non aveva esultato, andando a gettare ancora più ombre sul suo futuro in bianconero. Ieri sera, a distanza di pochi giorni, La Joya è tornato a segnare, ma questa volta l’esultanza c’è stata. Dybala è subentrato dalla panchina e pochi minuti dopo ha trovato il gol del 3 a 1. Cercato, voluto e seguito da un urlo di gioia e felicità. Una rete che scaccia le paure? Probabilmente no. I problemi con il rinnovo di contratto rimangono, ma Dybala ha fatto capire alla dirigenza bianconera la sua importanza all’interno della squadra.
La cosa che può far stare tranquilli i tifosi della Juventus è che malumori o meno, il classe 1993 rimane decisivo, a prescindere da tutto e tutti. Ieri sera La Joya si è dimostrato anche uomo squadra, lasciando il rigore del 4 a 1 a Morata, anche lui alla ricerca di certezze. La domanda a questo punto sorge spontanea: la dirigenza è propria sicura di voler far fuggire un talento di questo tipo?
Prima dell’inizio della partita Arrivabene ai microfoni di Mediaset ha detto: “Io sono andato al sodo ho detto che ne avremmo parlato a febbraio. Non c’è solo Dybala, abbiamo altri rinnovi, Perin, Cuadrado, Bernardeschi, e De Sciglio, è giusto parlare di tutti quanti, a febbraio ci prendiamo il nostro tempo per sederci e parlare di tutti“. Il significato delle parole d’ad è chiaro: Dybala può rinnovare, ma alle nostre condizioni. Per quanto il fantasista argentino sia importante, la Juventus sta attraversando un periodo economicamente difficile e non può permettersi spese folli. Le due parti si incontreranno ancora per discutere del rinnovo, ma nulla è ancora deciso.
