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Intervistato da Tuttosport, l’ex direttore sportivo della Salernitana Walter Sabatini ha parlato del mercato della Juve. Pogba ora è ad un passo dal ritorno in bianconero ma un tempo era stato vicino alla sua Roma: «Sì, è stato un rimpianto grande perché all’epoca fui pavido. Venne da me Raiola a propormi l’affare: finimmo per scontrarci fortissimo e mi dispiace ancora adesso. Mi chiese una commissione che per l’epoca e per l’età del ragazzo considerai esagerata, quasi immorale. Mi pare 4 milioni, non vorrei sbagliarmi. Finì male. Non ebbi il coraggio di trasferire questa comunicazione al presidente: un conto era un’operazione come quella di Marquinhos, ma in quel caso dare una commissione secca a un solo agente per un ragazzo mi sembrava sbagliato. E invece l’operazione andava fatta, perché ho privato la Roma di un valore tecnico ed economico enorme. La fece la Juventus, con lungimiranza».
Sul ritorno in bianconero: «Non so a che punto sia la trattativa, mi sembra piuttosto avanti. In ogni caso Pogba alla Juventus è un segnale potente, alle rivali ma anche per il calcio italiano che ha bisogno di recuperare posizioni rispetto ai campionati stranieri. Io tengo molto alla promozione e alla crescita del nostro calcio, per cui spero vada in porto. Per la Juve significherebbe rimettersi in carreggiata, al livello di Milan e Inter che nelle passate stagioni sono passate davanti. Poi la squadra va puntellata, credo abbia bisogno di mettere velocità, muscolarità e arricchirsi con qualche opzione a centrocampo. Ma non sono affari miei, Cherubini sa benissimo cosa fare».
Chiosa finale su Di Maria: «Se arriva il Di Maria che ho visto in Italia-Argentina qualche settimana fa allora c’è da divertirsi: io andrei a prenderlo con il carretto di Apollo, sposterebbe di molto gli obiettivi juventini. Sarebbe un altro grande segnale. Non solo per la Champions, ma anche per la Serie A: il campionato ha bisogno di una Juventus competitiva per lo scudetto».