Nonostante le dichiarazioni del direttore generale della Juventus Maurizio Scanavino abbiano di fatto promosso Giovanni Manna, non si spengono le voci su Cristiano Giuntoli. Una chiave di lettura delle parole de dg potrebbero anche mirare a fare in modo che ci sia un accelerata in questo senso. Ovvero, che se Cristiano Giuntoli fosse pienamente convinto di lasciare il Napoli, questo sarebbe il momento di farlo. Nel frattempo, la Juve deve comincerà ad assettare l’organigramma per avviare il progetto sportivo e non può aspettare ancora molto. Sull’argomento, ha parlato anche l’allenatore ed ex giocatore azzurro Fabio Rossitto. Intervento nella trasmissione One Football Club su One Station Radio, ha provato ad interpretare il punto di vista possibile del direttore sportivo del Napoli.
Il ciclo al Napoli
Secondo Rossitto, il grande dubbio di Cristiano Giuntoli è se per lui il ciclo personale con il Napoli sia giunto al capolinea. Ecco cosa ha detto: “Certamente Giuntoli ha svolto un grandissimo lavoro in questi anni a Napoli. Con il presidente ha costruito una rosa sempre più importante sino a coronare il traguardo del tricolore. Probabilmente, il direttore crede di aver raccolto il massimo in terra partenopea. Per tutti c’è l’ambizione di approdare in un club importante e provare una nuova avventura. Ciò detto, lasciare Napoli oggi non è una scelta facile. Non è lo stesso club di anni fa; oggi si gioca sempre per vincere in qualsiasi competizione e con un sistema di gioco preso d’esempio in tutta Europa. C’è la possibilità di costruire qualcosa di ancor più importante, soprattutto con riguardo alle prestazioni europee di questa stagione. Non saprei dire, dunque, quale possa essere la scelta giusta. È una sua idea e non mi sento di consigliare nulla ad un dirigente così importante”.
Rossitto su Tudor
Oltre al tema Giuntoli, l’ex calciatore del Napoli ha parlato anche del capitolo allenatore della Juventus. Se le parole di Scanavino hanno lasciato pochi margini per un nuovo ds, ancora meno ne sono rimasti per un cambio di guida tecnica. Semmai ci fosse qualche possibilità, il nome più forte per la panchina bianconera sarebbe ad oggi quello di Igor Tudor. Sull’allenatore croato Rossitto ha detto: “Sicuramente Tudor è un profilo percorribile. Lo ricordo a Udine, ad i suoi inizi, ma il salto di qualità fu a Verona nel dopo Juric. Ha seguito un certo tipo di lavoro, proseguendo a Marsiglia nel percorso di crescita. Un tecnico di grandissima personalità che ha mostrato passi in avanti anche dal punto di vista tecnico-tattico. Sarebbe un’ottima soluzione”.