Favino avverte la Juve: "La Roma sa sorprendere, nel bene e nel male"

Favino avverte la Juve: “La Roma sa sorprendere, nel bene e nel male”

Dybala
Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l'attore Pierfrancesco Favino ha parlato del match in programma tra la sua Roma e la Juve

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l’attore Pierfrancesco Favino ha parlato del match in programma tra la sua Roma e la Juve: La Juve in questo momento è più quadrata di noi, ma la Roma sa essere sorprendente, nel bene e nel male. Per l’ex bianconero Dybala sarà una partita speciale: Non ci si può aspettare che un giocatore da solo cambi la squadra. Non esiste. O sei Pirlo che detta i tempi della squadra, ma una punta… Di buono c’è che lui sa di essere il giocatore che è. Ho comunque la sensazione che dal punto di vista della preparazione della squadra ci sia stata una certa lentezza”.

La Roma migliore che ha visto quest’anno? All’andata con l’Atalanta e in alcune gare dove ho visto una squadra più centrata, come con il Salisburgo nella gara di ritorno: abbiamo giocato una partita aggressiva fisicamente, penso potremmo farlo sempre, se avessimo continuità. Non vorrei entrare troppo nel merito e prendermela con il povero Mourinho. Ma voglio essere sincero e da osservatore posso dire il gioco di Mou non mi esalta, anche quando allenava altre squadre. Forse dal punto di vista del gioco la Roma più bella rimane la prima di Spalletti”.

Su Mourinho ha aggiunto: Qualsiasi proprietà americana è abituata a ragionare in un certo modo, anche nello sport. Questi non sono gli emiri, per cui quando fanno business pensano al business. Io non so se ci sia stato un fraintendimento alla base, ma so che se Mourinho fosse il regista di un film in cui recito, penserei molto spesso di essere un attore davvero scarso e non so se andrei sul set con piacere. Certo, non sappiamo quello che succede a Trigoria e nello spogliatoio, ma è chiaro che se lavori con un regista che ha vinto cinque Oscar è più facile pensare che l’errore lo fai tu. Poi è vero pure che a volte Mourinho, in maniera onesta o più strategica, si prende delle colpe”.