Juve-Rabiot, un accordo che sembra più un ripiego per entrambi

Juve-Rabiot, un accordo che sembra più un ripiego per entrambi

Adrien Rabiot
Adrien Rabiot ha rinnovato il contratto con la Juventus. Un accordo che non convince tutti, per modi e ambizioni di entrambi.

La notizia del giorno è sicuramente il rinnovo di Adrien Rabiot con la Juventus. Il calciatore francese, dopo un mese di tentennamento, si è deciso ad accettare la proposta bianconera, un prolungamento annuale alle stesse cifre del precedente accordo, intorno ai 7 milioni annui. Nel comunicato di Madama si legge: “Juventus e Adrien Rabiot ancora insieme! Adrien rinnova fino al 30 giugno 2024 ed è pronto a vivere ancora emozioni con la maglia bianconera. 177 presenze, 17 gol segnati e tre trofei conquistati (uno scudetto, una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana): questo il bottino accumulato fin qui, destinato a essere arricchito ancora”. Fa storcere il naso a molti il rinnovo annuale, anche perchè tra 12 mesi la situazione sarà la medesima, con gli stessi identici problemi di adesso nella programmazione.

Tra i pro c’è sicuramente la conferma del miglior calciatore bianconero della scorsa stagione; 11 gol da centrocampista non sono mica male. Il dubbio, però, è chiedersi quale sia il vero Rabiot, se quello dell’annata appena conclusa o quello da 0 gol della stagione precedente. Il campo risponderà senza appello al quesito. Inoltre, con un buon percorso in campionato, si potrebbero anche aprire le porte per un altro rinnovo, magari su più anni, mantenendo in rosa un calciatore dalle assolute qualità e dall’importante esperienza internazionale.

Nei contro c’è il problema del rinnovo annuale, visto che per un calciatore di ventotto anni, è raro vedere un accordo di queste genere. Forse è stato un compromesso di comodo tra le due parti; la Juventus che non riesce a chiudere per Frattesi e ripiega sul calciatore lasciato andare un mese fa e l’ex PSG, che non trovandosi offerte di grido da top club internazionali, si accontenta di rimanere in bianconero senza le coppe. I dubbi rimangono, considerando che tra un anno si ripeterà la stessa situazione, per un buon accordo che sa di ripiegamento da entrambe le parti.