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Chiusa la finestra del mercato di riparazione, per la Juventus è tempo di pensare alla questione dei rinnovi di contratto. Il mese di febbraio infatti è tradizionalmente deputato a questo, visto che chi ha il contratto in scadenza il prossimo 30 giugno, da oggi può accordarsi con un’altra squadra per accasarsi a 0 dal 1 luglio. Maurizio Arrivabene e Federico Cherubini hanno diversi tavoli su cui muoversi, perché ci sono diversi giocatori di rilievo in questa situazione. Basti pensare a Juan Cuadrado, Federico Bernardeschi, Mattia De Sciglio e Mattia Perin. Ma soprattutto Paulo Dybala.
L’argentino è un capitale importante della Juve e perderlo a zero sarebbe un duro colpo per il club. L’imminente coppia formata da lui e dal neo arrivato Vlahovic fa già sognare i tifosi, ma nel frattempo si fanno sempre più insistenti i dubbi sul suo possibile addio. Di fatto, tra il giocatore e il club al momento c’è un vero e proprio braccio di ferro. Le richieste per l’ingaggio dell’ex Palermo sono sui 10 milioni di euro a stagione, con la società che ha già trovato l’accordo con il suo entourage, anche se dovranno rivedersi a fine mese. E l’ombra di Marotta comincia a fare capolino. L’ex direttore generale juventino non ha nascosto che si farà avanti per provare a portarlo a parametro zero all’Inter.
La situazione di Matthijs De Ligt invece è diversa. Il suo contratto ha la scadenza fissata a giugno 2024. Non c’è quindi il rischio di perderlo a zero in estate, ma l’esigenza di rinnovare sì. Più volte il suo procuratore Mino Raiola si è espresso su una sua possibile partenza e i suoi contatti con i grandi club europei non sono certamente un mistero. Con i suoi 8 milioni netti (più bonus) il difensore olandese è il giocatore più pagato della rosa. Il colpo simbolo del mercato, Dusan Vlahovic, ne percepirà 7. Ecco perché l’intenzione del club è quella di non andare oltre certe cifre e non cedere a ingaggi monstre di cui poi i conti possono rimanere vittima. E così, se le richieste dovessero essere superiori a questi parametri, il giocatore potrebbe partire, per non ritrovarsi l’anno prossimo a non avere più potere sul prezzo di vendita.