Per la Juventus è giorno di pre-vigilia di campionato. Di questo e dell’ambientamento, ha parlato il nuovo, ed unico, acquisto Weah: “Mercato? Ne sono davvero felice, onestamente! Significa che la società ha creduto davvero tanto nelle mie qualità. Vivo il calcio credendoci sempre al 100%, certo che credo nello Scudetto. Tutti insieme daremo il massimo per riuscirci, ma l’importante è restare concentrati su un passo dopo l’altro. Da piccolo avevo due sogni: giocare il Mondiale, emozione che ho già potuto vivere, e diventare un grande calciatore. L’approdo alla Juventus mi rende consapevole di aver raggiunto anche questo traguardo.
Su papa? Ho tenuto da parte la prima maglia che ho indossato in estate e la conservo a casa: gliela porterà mamma appena andrà a trovarlo in Liberia. Tra i consigli di mio padre mi ha solo invitato a restare tranquillo e a divertirmi in campo. La sua rete contro il Verona, con una cavalcata da parte a parte del campo, l’avrò visto milioni di volte: chissà, magari a Empoli segno un gol così anch’io! Da sempre il mio idolo, ma crescendo non mi sono mai fossilizzato su un solo modello: ho ammirato Neymar fi n dai tempi del Santos, ma anche Cafu e Davids. E poi, ovviamente, Del Piero. Allegri? un tecnico puntiglioso, che cura molto i dettagli. Proprio quello che serve a me per crescere ancora e per essere sempre motivato. Ed è divertente quando prova a parlare in inglese, anche se fa più ridere se scherza in italiano! Studio ogni giorno l’italiano perché è importante per comunicare con i compagni”.
Anche Brambilla ha detto la sua sulla Next Gen: “Abbiamo avuto modo di conoscerci, il gruppo è cambiato molto. Le due settimane di slittamento ci hanno dato modo di lavorare e fare partite amichevoli. Il periodo preparatorio è andato bene, ora siamo pronti per iniziare. Abbiamo affrontato Cagliari e squadre di categoria, le risposte sono sempre state positive. L’atteggiamento e la voglia ci sono sempre state, abbiamo fatto bene e abbiamo messo minuti nelle gambe dei ragazzi. Come ogni anno la squadra è cambiata molto. Abbiamo avuto ragazzi che si sono allenati con noi fino a poco tempo fa che poi avevano finito il percorso in Next Gen. Ci sono ragazzi che arrivano dalla Primavera e i nuovi acquisti. Abbiamo lavorato per inserire tutti quanti ed iniziare a lavorare da gruppo. Per fare bene in Serie C bisogna essere squadra e un gruppo forte. Il nuovo girone? Sicuramente dal punto di vista logistico è molto più difficoltoso. Quello non è un problema, è scomodo ma siamo giovani e non è un alibi. È un girone stimolante, con piazze calde e pubblico numeroso. Sarà difficile, come lo era anno scorso, abbiamo tutte le qualità per giocarcela con tutti”.
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