La Juventus, in questa giornata ha ufficializzato l’arrivo del portiere della Women Toniolo: “Portiere, classe 1997, di Camposampiero (provincia di Padova) arriva a titolo definitivo dopo l’esperienza in Serie B al Cittadella dove nell’ultima stagione ha recitato un ruolo da protagonista tra i pali, accarezzando anche il sogno promozione, sfumato soltanto nelle ultime giornate di campionato. Abbiamo parlato della sua ultima, felice, esperienza in Veneto, ma nelle stagioni precedenti Ilaria ha indossato la maglia di diverse squadre, tra cui quella dell’allora AGSM Verona, esordendo in Serie A nella stagione 2014/2015 e laureandosi, appena diciottenne, campione d’Italia proprio con la formazione scaligera.
Quella appena citata, di fatto, è stata la stagione più importante per Toniolo che, infatti, nel gennaio 2015 viene convocata a Coverciano per uno stage in vista di un possibile inserimento in rosa nella Nazionale italiana Under 19 in vista della Fase Élite dell’Europeo di categoria. Nel novembre 2016, poi, viene inserita per la prima volta nella lista delle giocatrici convocate in Nazionale maggiore, in occasione del torneo internazionale “Manaus 2016″. Esperienze, queste, di grande prestigio e importanza nel suo percorso di crescita. Grandi emozioni azzurre, in realtà, le aveva vissute già in Under 17. Bronzo sia agli Europei che ai Mondiali nel 2014, in una Nazionale capitanata da Lisa Boattin, da oggi sua compagna di squadra. Il percorso ora si arricchisce di una nuova e stimolante avventura, quella in bianconero, per continuare a crescere e a migliorare giorno dopo giorno”.
Infine, ha parlato anche Del Piero del suo ultimo anno con Madama: “E’ stata una scelta dei tifosi, non mia. Hanno fermato la partita, per un quarto d’ora non c’è stato motivo di andare avanti. Chiamavano il mio nome con i cori, ho salutato un paio di volte e mi sono alzato in piedi. Poi è arrivato il classico “Sotto la Curva” ed è cominciata questa passeggiata che non pensavo fosse così emozionante, così toccante sotto molti aspetti. Non pensavo di vedere così tanta gente piangere. E’ stato un anno assurdo quello vissuto, bello ma drammatico sotto più punti di vista. Quel momento, nato così naturale, ha avuto una forza dirompente su tutti, me compreso che per quanto preparato non sarei mai stato pronto. Si è svolto con una naturalezza diversa. E’ stato semplice ma profondo. Tanti di quei padri mi hanno accompagnato per 19 anni e con la Juve abbiamo fatto tutto, veramente tutto. Abbiamo vinto le cose più impossibili e belle, fino a quello che è successo nel 2006 che fu un anno tragico”.