Juve, il riassunto della giornata: le reazioni post-sentenza

Juve, il riassunto della giornata: le reazioni post-sentenza

Claudio Marchisio
Dalle parole critiche di Claudio Marchisio alle dichiarazioni polemiche di Cobolli Gigli: tutte le reazione bianconere alla sentenza.

La giornata di oggi, per la Juventus, è stata caratterizzata per la maggior parte da reazioni alla sentenza sull’inchiesta plusvalenze, che ha tolto dieci punti alla Vecchia Signora per il campionato in corso. Ecco alcune dichiarazioni, partendo da quelle dell’ex presidente Cobolli Gigli: “La Juve sulle plusvalenze paga anche per tutte le altre società che non sono state ancora perseguite. Ci sono cose che si capiscono poco, il fatto che Chiné abbia aumentato la pena in termini di punti richiesti senza ci fosse una ragione. Si continuano a perseguire i risultati della squadra mentre ci si dovrebbe concentrare di più su quello che eventualmente hanno fatto i dirigenti. Se hanno sbagliato è giusto che paghino, ma non capisco perché la squadra debba pagare in termini di punti”.

Anche l’ex difensore bianconero Cannavaro ha voluto dire la sua: “Il fatto di dover giocare mentre arrivano queste notizie non è facile, forse queste sono cose che andrebbero fatte a fine campionato. È giusto che chi sbagli paghi, ma magari alla fine del torneo”.

Infine l’ex centrocampista dei bianconeri Marchisio ha parlato del meno dieci: “Dopo questo lunedì, abbiamo la piena certezza che il nostro campionato è diventato peggio delle “opinioni da bar”. Abbiamo fatto vivere al mondo del calcio quanto siamo poco credibili. Da una parte abbiamo visto una grande squadra (Napoli) che torna allo scudetto dopo anni, con un gioco magnifico. Dall’altra la lotteria dei punti tolti, poi dati e poi ritolti in mesi di campionato, con squadre che si giocavano vari obiettivi e che non hanno reso questo campionato credibile. Non toglie le lacune di una squadra, Juventus, da inizio anno poco convincente e senza identità. Però ricordiamoci che i punti conquistati in campo in questo anno assurdo, non c’entrano nulla con quello che sta succedendo al di fuori. Poi leggi sentenze che tutelano soggetti che erano fuori dal campo e invece chi era in campo ne subisce di più. TEMPI E METODI COMPLETAMENTE SBAGLIATI”.

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