Per la Juve è un momento di pausa, considerando la sosta delle Nazionali. Per le Women, però, si gioca, e Montemurro ha detto la sua in un’intervista: “Penso che, come tutto il resto, non serva la bacchetta magica ma occorre impegnarsi e sacrificarsi. E serve la giusta motivazione. Sono cresciuto in un ambiente dove il football non era lo sport numero uno. Le opportunità erano molto limitate. Ho avuto il privilegio di fare le giuste scelte in questo percorso e il caso ha voluto che lavori per il club per cui tifavo da bambino ed è uno straordinario privilegio essere qui. Quindi occorre lavorare duramente, sfruttare le opportunità e sacrificarsi.
Non è stato facile facile come quando mi sono trasferito dall’Australia al Regno Unito dove lavorato nell’Arsenal. Sono stato lontano dalla mia famiglia che non ho visto per tre anni. E’ stato difficile ma è una delle difficoltà quando sei a questi livelli. ma come dico sempre è un privilegio essere a questi livelli”.
Anche Vieri ha parlato dei bianconeri: “La Juventus invece mi ha introdotto nel grande calcio. Grandi allenatori, grandi dirigenti, una squadra fenomenale piena di talento. Con loro mi sono fatto tantissime risate, c’era un grande gruppo. Quell’anno siamo arrivati io, Amoruso, Iuliano, Montero, Boksic e Falcioni. Noi 4 eravamo sempre insieme, dalla mattina alla sera. Ricordo un particolare: l’allenamento era alle 14.30, in ritardo si pagava una multa. Un giorno ho deciso di presentarmi al campo in anticipo, alle 14″.