Per la Juventus sono giorni di apparente calma, almeno sul campo. Fuori, invece, tiene banco il caso scommesse. Repubblica ha pubblicato alcune parole di Fagioli: “Avendo molto tempo libero, è un modo per vincere la noia. Inizialmente giocavo sul tennis. Poi da settembre 2022, poiché dovevo restituire somme ingenti a varie piattaforme, iniziai a scommettere anche sul calcio, per provare a recuperare.
Aumentando il debito e ricevendo pesanti minacce fisiche, tipo “ti spezzo le gambe”, anche durante la notte pensavo solo di giocare per recuperare il mio debito. Ero talmente stressato e impaurito che durante Sassuolo-Juventus feci un errore e fui sostituito. Appena uscito dal campo mi misi a piangere di fronte alle telecamere pensando ai debiti delle scommesse”.
Anche Conte ha detto la sua: “È sempre stata vista come la squadra da battere e da odiare. Giocare per la Juve non è da tutti, hai tutta Italia contro. Devo sentire stimoli, deve avere stimoli. L’addio più sofferto è stato quello alla Juventus, dopo 3 anni. Per le piccole cose vedi grandi problemi. Gli ho mostrato il dito medio, è stata una reazione ad una situazione in cui mi si era mancato di rispetto ed educazione. Non mi sono pentito perché non ho sentito pentimento dalla parte opposta. Poi ci siamo chiariti”.