Per la Juventus è il giorno del post-partita contro il Lecce. A parlare della sfida è stato Chiesa: “Diciamo che nel primo tempo c’erano un po’ di scorie, abbiamo giocato pochi giorni fa. Abbiamo analizzato la partita, nei primi 20 minuti è stata un’ottima sfida. Siamo propositivi, vogliamo giocare il calcio moderno che vuole il mister. Magari gli errori sono pesati, ma nel secondo tempo abbiamo preso tre punti contro un Lecce che ci era davanti. Erano fondamentali, abbiamo capito il momento.
Sicuramente in questo inizio di campionato abbiamo dimostrato che serve pressing, non aspettare l’avversario. Però è vero che oggi, nel primo tempo, eravamo un po’ sulle gambe. Lì bisogna aspettare e non sbilanciarsi. Col Sassuolo lo abbiamo fatto, andava gestita meglio. Non si può sempre pressare, ma noi cerchiamo di remare su questa strada che vuole il mister. Poi vanno capite le situazioni, serve equilibrio per non ripetere quanto fatto col Sassuolo. Alla fine però contano sempre i tre punti”.
Anche Bonucci ha detto la sua: “Lasciare l’Italia, a essere sinceri, non era nei miei pensieri. La Juve era la mia vita, pensavo di giocare lì l’ultimo anno della mia carriera, ma non voglio parlare di Juve in questo momento. Volevo uscire dalla mia comfort-zone, sperimentare una nuova cultura, una nuova lingua e un nuovo stile di vita. Volevo questa esperienza e adesso sono concentrato solo su questo. La lingua è molto difficile, lo stile di vita è diverso, anche il calcio. In Bundesliga le squadre sono più alte e quindi bisogna coprire molto spazio dietro la linea difensiva. Quando sono arrivato ho detto al mister che avrei avuto bisogno di 3-4 settimane per rimettermi in forma e ormai ci siamo quasi”.