Tempo di riflessioni per Paul Pogba. Che l’incontro di Cristiano Giuntoli con la stella francese non fosse di pura cortesia lo starebbero dimostrando i fatti. Il neo direttore sportivo della Juventus ha storicamente dimostrato la capacità di gestire le cosiddette bandiere. Lo ha fatto al Napoli, quando in un anno ha ceduto Dries Mertens e soprattuto Lorenzo Insigne. Ma anche giocatori importanti come Kalidou Koulibaly e Fabian Ruiz. Con il risultato di vincere lo Scudetto con sostituti del calibro di Kvicha Kvaratskhelia e Kim Min-Jae. E lo stesso potrebbe essere accaduto a Pogba, chiamato a decidere il suo futuro.
Dubbio Pogba
Tempo qualche giorno dall’incontro e Pogba ha fatto visita al centro sportivo dell’Al-Ittihad. Una notizia bomba, considerato che l’Arabia e il campionato emergente saudita non sono proprio dietro l’angolo. E che la Saudi Football League starebbe dominando il calciomercato estive 2023. La presenze in Asia di Pogba ha fatto pensare a un imminente addio, ma la presenza regolare dell’ex Manchester United al J Medical per le prime visite mediche di rito avrebbe allontanato tale minaccia. Pogba sarebbe orientato verso la permanenza alla Juventus, deciso a dimostrare di essere un giocatore di alto livello. A indirizzare verso questa scelta, anche le parole espresse dal giornalista saudita Abdulrahman Abed. Questi avrebbe infatti dichiarato ai microfoni di Tv Play che Pogba sarebbe andato in Arabia per un discorso religioso.
L’Al-Ittihad non molla
Secondo dunque la versione del giornalista asiatico, la visita di Pogba sarebbe stata una visita di cortesia, considerato che il giacotore era già li per altri motivi. Eppure, in un momento dove il calciomercato arabo fa da autentico protagonista riesce difficile pensare che la presenza del giocatore della Juventus fosse una quasi casualità. Non a caso, come riportato da La Gazzetta dello Sport, l’Al-Ittihad farebbe sul serio e avrebbe rilanciato per un offerta dal valore d 150 milioni per Pogba. Soldi che il francese percepirebbe in tre anni: 50 milioni in più rispetto all’offerta precedente, con un indennizzo di circa 10 milioni di euro per la Juve. Proposta che farebbe vacillare chiunque e che ripropone al giocatore di valutare nuovamente la fermezza della sua posizione.