Da grande e piacevole sorpresa a riserva di lusso. Questa è stata, almeno sin qui, l’inversione di percorso di Francisco Conceicao dall’arrivo alla Juventus di Igor Tudor. Se con la precedente guida tecnica in panchina, quella di Thiago Motta, la freccia portoghese aveva sin da subito attirato a sé le luci della ribalta a suon di prestazioni, a causa delle variazioni tattiche del neo allenatore, il calciatore avrebbe perso titolarità e centralità negli schemi e nelle idee della squadra. Ecco perché, di fronte a tale situazione, il suo riscatto dal Porto, fissato a 30 milioni di euro, sarebbe tutto al di fuori che scontato, com’era invece fino ad appena qualche settimana addietro.
Il paradosso di Conceicao

In questo senso rischia di poter essere spiegato anche il messaggio sibillino espresso dal giocatore stesso tramite i social. Sebbene, secondo Tuttosport, le sue parole sarebbero rivolte alla dirigenza del Porto e alle difficoltà di trovare un accordo sul riscatto con la Juventus, i dubbi sul suo futuro rimarrebbero comunque inalterati. Anche perché, da un punto di vista strettamente tattico, il passaggio al 3-4-2-1, lo stesso che starebbe permettendo ai bianconeri di riemergere da un periodo di difficoltà, non prevedrebbe l’utilizzo di giocatori con le sue caratteristiche. Tale situazione condurrebbe inevitabilmente ad alimentare l’incertezza per il suo riscatto, il quale potrebbe ora non solo essere influenzato dal raggiungimento della qualificazione alla prossima Champions League, ma anche dalla centralità del giocatore nel progetto. Paradossalmente, un eventuale permanenza di Tudor potrebbe anche significare la sua uscita dalla Juventus. Leggi anche le possibili mosse di Tudor nella partita con il Lecce <<<