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In casa Juventus, Aaron Ramsey sembra ormai essere un separato in casa: fuori dal progetto, per il gallese non sembra esserci un futuro a Torino. Arrivato a parametro zero dall’Arsenal, il centrocampista classe 1990 si è rivelato un fallimento sotto ogni punto di vista. Per quanto riguarda le prestazioni sportive, l’ex Gunner non è mai riuscito a dimostrare tutte le sue qualità, anche a causa di una serie infinita di infortuni e problemi muscolari. Ramsey avrebbe dovuto aumentare il livello tecnico e l’esperienza della squadra e invece ha passato molto più tempo in infermeria rispetto al terreno di gioco.
Di conseguenza dal punto di vista economico il suo stipendio da 10 milioni di euro a stagione risulta assolutamente esagerato. In un momento in cui la situazione economica del club non è delle migliori, la dirigenza bianconera è alla ricerca di possibili acquirenti. Vendendo Ramsey, infatti, la Juventus riuscirebbe a monetizzare, ad alleggerire il monte ingaggi e a liberare un posto in squadra. Il problema? Nessuna squadra sembra interessata al suo cartellino, e, soprattutto, nessuno è disposto a pagare un ingaggio simile. Per questo motivo la Juventus starebbe pensando ad una possibile rescissione del contratto, in scadenza a giugno 2023.
Anche questa opzione, però, sembra avere delle controindicazioni, visto che rescindere un contratto è sempre un’operazione lunga ed elaborata, che comporta molti rischi dal punto di vista legale. Quali altre opzioni ha a disposizione quindi la Juventus? L’unica realistica è il prestito. Secondo alcune voci di corridoio, i bianconeri avrebbero offerto il gallese alla Roma di Josè Mourinho. Lo Special One non è infatti felice della mediana giallorossa e sarebbe alla ricerca di almeno un rinforzo. Ramsey potrebbe aggiungere esperienza al centrocampo della Roma… ma lo stipendio? La Juventus sarebbe pronta a pagare il 60% dell’ingaggio, lasciando il restante 40% alla squadra capitolina. I bianconeri riusciranno a liberarsi di lui?
