Intervistato da La Gazzetta dello Sport, il centrocampista della Juve Adrien Rabiot ha parlato dell’imminente Mondiale in Qatar: “È un sogno che non si era realizzato quattro anni fa in Russia, adesso invece me lo sto godendo a pieno, ripensando anche ai primi ricordi più intensi di quando ero bambino. In particolare, il Mondiale del 2006 con il gran ritorno di Zidane, il tifo a ogni partita, peccato solamente per la finale persa ai rigori contro l’Italia… Vincere ancora? Nulla è impossibile, nella vita come nel calcio. Sarà complicata, perché è già difficile quando non si è tra i favoriti. Da campioni in carica tutti vorranno batterci. È una bella sfida collettiva, ma vogliamo scrivere la storia. In ogni caso è un’esperienza unica per qualsiasi giocatore”.
La Juve dopo un avvio in salita ora è terza: lo scudetto è possibile? “Vista la rosa, non ho mai avuto dubbi sulla possibilità di lottare per il titolo – ha detto convinto. L’inizio non è stato facile per gli infortuni. Non abbiamo mai giocato al completo, ma avevamo l’obiettivo di tornare sul podio prima del Mondiale, per sfidare a gennaio il Napoli che ha fatto un inizio di stagione incredibile. Ma pure loro perderanno qualche punto per strada, sta a noi approfittarne. Dieci punti sembrano tanti, ma la stagione è lunga. Il ritorno di Chiesa e Pogba ci farà bene, come il contributo dei giovani come Fagioli, Miretti, Soulé e Iling Junior. Insieme possiamo puntare allo scudetto. È quasi un peccato fermarsi adesso perché si è innescato un cambio di mentalità e abbiamo creato il clima giusto, con energia ed entusiasmo”.
A proposito di fermarsi, la Juve non parteciperà agli ottavi di Champions League: “Una grande delusione. Cinque sconfitte a questi livelli non sono accettabili, ma è andata così. Ma mi sono subito detto che adesso voglio vincere l’Europa League. È una bella sfida, utile per darci li giusto slancio pure per lo scudetto”. Chiosa finale sul futuro: “Mi sento già importante, perché Allegri conta davvero su di me. Per la fascia da capitano c’è già una gerarchia con Bonucci, Cuadrado e Danilo. Non è una priorità. La cosa più importante è portare in alto la Juve. Ci sono stati contatti in Premier, ma alla fine è stata forse una fortuna che sia rimasto, forse la miglior decisione. La Premier rimane il campionato più seguito, ma al futuro non ci penso, resto concentrato sul Mondiale. Io e il club non abbiamo fretta, c’è serenità e avremo tempo per soppesare ogni possibilità”. Ma attenzione perché nel frattempo starebbe circolando una voce folle: affare da circa 200 milioni di euro<<<
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