Juve, Quintiliano: "Contro l'Atalanta sprazzi del calcio di Motta"

Juve, Quintiliano: “Contro l’Atalanta sprazzi del calcio di Motta”

Thiago Motta, Juventus
Quintiliano ha commentato la prestazione della Juve con l'Atalanta: per il giornalista si sarebbe visto degli sprazzi del calcio di Motta

Nel suo editoriale su TJ, Giampietro Quintiliano ha commentato la prestazione della Juventus contro l’Atalanta in Serie A. Ecco le sue parole: “Nella situazione di emergenza la Juve tira fuori una prestazione molto vicina all’idea di calcio di Motta. Intanto niente centravanti vero, ma davanti una linea a quattro molto dinamica, in cui i giocatori si scambiano le posizioni , non danno punti di riferimento e ovviamente partecipano alla fase di non possesso. L’Atalanta paradossalmente è l’avversario migliore per giocare in un certo modo perché è vero che fa della grinta e dell’intensità le sue armi migliori, ma concede abbastanza. Per lunghi tratti Gasperini ci ha capito poco, o meglio il suo ex allievo Thiago gli ha impedito di esprimersi come al solito. Come ai tempi migliori, non gli ultimi, in cui le prestazioni della Dea sono in calo. In casa Juve dunque resta il rimpianto per non aver capitalizzato al massimo una serata positiva e il tredicesimo pareggio in 20 turni di campionato è maturato ancora una volta facendosi rimontare”. 

Quintiliano: “L’avventura di Koopmeiners alla Juve non decolla”

Teun Koopmeiners, centrocampista della Juventus

Il giornalista ha proseguito: “La prima da ex di Koopmeiners è stata scandita dai fischi dei tifosi nerazzurri, complice l’addio tormentato della scorsa estate. L’olandese non ha brillato, comunque ancora non decolla la sua avventura alla Juve. Teun deve e può fare di più, con l’aiuto dell’allenatore che magari deve capire quale sia la posizione per farlo esprime al meglio. Ci sono giocatori che invece non tradiscono mai. Kalulu e McKennie in primis e non solo per aver confezionato il gol, primo in bianconero per il francese. L’ex Milan non è Bremer, ma è comunque affidabile al centro della difesa. Lo statunitense è un elemento multitasking, estremamente utile in qualsiasi ruolo. Basterebbe vedere l’heat map della sua prestazione a Bergamo: praticamente è in ogni zona del campo. E pensare che la scorsa estate per l’ennesima volta sembrava destinato a partire. Infine Yildiz. Tecnica sopraffina e crescita esponenziale: un trentenne travestito da diciannovenne”.

x