Cristiano Giuntoli e Giovanni Manna hanno come obiettivo prioritario quello di vendere. E per farlo c’è bisogno di partire dallo sfoltimento della rosa: ci sono infatti (ancora troppi) giocatori che non rientrano più nei piani della società. Mentre ci si prepara al nuovo incontro -previsto per domani- con il West Ham per trovare l’accordo per la cessione di Denis Zakaria, resta comunque viva la pista Milinkovic-Savic, che viaggia in parallelo. Il serbo resta il piano A, come ribadito anche ieri da Giuntoli all’agente del giocatore (Mateja Kezman): “Stiamo lavorando per voi”.
Tornando allo svizzero, la distanza con la cifra offerta dagli Hammers non è insormontabile -23 milioni la richiesta e 18 l’offerta- e si respira ottimismo. Più ostica invece la questione legata a Weston McKennie anche se l’Aston Villa -guidato dal nuovo direttore sportivo Monchi- sembrerebbe intenzionato a fare sul serio secondo quanto riportato da Tuttosport. Tuttavia sarà difficile che gli inglesi accettino di acquistarlo a 40 milioni di euro.
Infine per quanto riguarda Arthur, il Wolverhampton si è informato con interesse e la Juve sarebbe anche disposta a concedere un prestito oneroso pur di alleggerire il monte ingaggi su cui pesano anche gli stipendi di Paul Pogba (8 milioni di euro netti), Alex Sandro (che ne guadagna 6). In più la Juve potrebbe anche monetizzare dalla partenza di Frabotta che piace alla Sampdoria di Pirlo, da quelle di Miretti e Ranocchia (che interessano alla Salernitana) e di Bonucci (che potrebbe favorire la trattativa per Laporte del Manchester City). Insomma la trattativa per Milinkovic dipenderà da una serie di cose e la Juve non ha tempo da perdere. La Juventus cercherà di ottenere uno sconto rispetto alla cifra richiesta da Claudio Lotito (che si aggira attorno ai 35-40 milioni di euro) anche con l’inserimento di contropartite tecniche (si parla di Pellegrini ma anche di Rovella)