Juve, Prandelli: "Rinunciare a Vlahovic? Lui e Chiesa possono fare 45 gol"

Juve, Prandelli: “Rinunciare a Vlahovic? Lui e Chiesa possono fare 45 gol”

Dusan Vlahovic
Intervistato da La Gazzetta dello Sport Cesare Prandelli ha parlato del possibile addio di Vlahovic in favore di Lukaku

Intervistato da La Gazzetta dello Sport Cesare Prandelli ha parlato del possibile addio di Vlahovic:Rinunciare a Vlahovic per Lukaku? Assolutamente no! Lukaku mi piace, ma dal punto di vista tecnico e della prospettiva dei due giocatori, io non rinuncerei a Dusan per Romelu. Non so se ci siano delle valutazioni economiche e comunque non spetta a me entrarci. Ma tecnicamente Vlahovic è indiscutibile. La coppia con Chiesa è potenzialmente devastante. Chiesa è un attaccante. Poi che parta più largo o giri attorno al centravanti sono dettagli. Fede non va considerato come una punta da 30 gol, ma da 15 reti e altrettanti assist, sì. Se la squadra gioca per gli attaccanti, lui e Vlahovic sulla carta sono una coppia da 40-45 gol“.

Vlahovic è però reduce da una stagione sotto le aspettative: Ha avuto un sacco di problemi fisici. Poi una punta come Dusan deve giocare per finalizzare… Vlahovic ha una caratteristica chiara: sa fare gol. E quindi la squadra deve servirlo meglio. Dusan sente la porta, ha un mancino fantastico, una profondità incredibile. E attacca l’area con i tempi giusti. Se hai uno così, lo devi servire per finalizzare l’azione. È un capitale e io lo valorizzerei“. Lukaku è più adatto al gioco di Max? “Ogni tecnico ha le proprie convinzioni. Il mio ragionamento è diverso: Dusan ha 23 anni, Lukaku 30. Vlahovic in prospettiva può diventare più forte del belga. E quando si toglierà un po’ d’ansia, varrà più di cento milioni. Poi se Lukaku andasse alla Juve non sarei sorpreso, non mi stupisco più di nulla nel calcio”.

Su Bonucci ha aggiunto: E’ sempre spiacevole vedere fuori rosa uno che ha vinto 8 scudetti e scritto la storia della Juve. Nell’ultima stagione hanno avuto tanti mesi per parlarsi e programmare: non capisco perché non si sia potuto arrivare a un finale diverso per tutti”. Chiosa finale su Allegri: Max è indiscutibile come allenatore e lo ha dimostrato anche nell’ultimo anno. Con tutte le problematiche che ha avuto la Juve, non era scontato che il gruppo restasse unito e non perdesse la testa”.