Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l’ex ct dell’Italia Cesare Prandelli ha parlato della lotta per i posti in Champions, Europa e Conference League: “Un posto in Champions è del Napoli, che di fatto ha già vinto il campionato, e per gli altri tre sarà bagarre fino all’ultima giornata. Ma Lazio, Inter e Milan hanno qualcosa in più della Roma. L’Atalanta può diventare la mina vagante, della squadra di Gasperini mi piace un sacco Hojlund. E poi occhio alla Juventus, penalizzata ma anche lanciata“.
Per la Juve arrivare in Champions sarebbe come vincere uno scudetto? “Se non vale come uno scudetto, poco ci manca. Sarebbe una grandissima impresa, però non è una cosa impossibile. Ve lo dico io che, nel 2006-07, non mi sono qualificato in Champions con la Fiorentina per una manciata di punti nonostante una penalizzazione di 19 punti, strada facendo ridotta a 15. La stangata toglie pressioni ai bianconeri, che adesso non hanno più obblighi. Allegri per la rimonta potrà sfruttare anche uno dei tridenti più forti d’Europa sulla carta: Di Maria-Vlahovic-Chiesa è un trio pazzesco. Per la Juventus l’impresa Champions è possibile, a patto di vincere tutti gli scontri diretti. A partire da quello di oggi contro la Roma”.
Sul match contro la Roma: “Conta di più per la Juventus. La squadra di Allegri non può più sbagliare per rientrare e se non batte la Roma non potrà più sperare nell’impresa Champions. La forza dei giallorossi è Mourinho. José si è caricato tutte le responsabilità sulle proprie spalle per camuffare i limiti tecnici della squadra, che non è al livello delle concorrenti”.