Juve, Polverosi: "Chiesa non è il giocatore su cui impostare una squadra"

Juve, Polverosi: “Chiesa non è il giocatore su cui impostare una squadra”

Federico Chiesa
Polverosi ha parlato di vari temi riguardanti la Juventus: per il giornalista Chiesa non dovrebbe essere imprescindibile per i bianconeri

Alberto Polverosi, intervenuto ai microfoni di Radio Bianconera, ha parlato di diversi argomenti in salsa Juventus. Tra i principali oggetti di discussione, il ruolo di Federico Chiesa in questo team. Sull’ex Fiorentina, il giornalista si è espresso così: “Aspettiamoci di tutto dal mercato. Dopo quello che è successo con Tonali, aspettiamoci qualcosa di clamoroso. Chiesa ha avuto un infortunio grave e nell’ultimo mese non poteva giocare titolare. E questo mi rende perplesso, visto che è rientrato ad aprile e credevo che da maggio in poi dovesse essere al massimo. Forse l’infortunio ha lasciato più strascichi del dovuto. Non credo che sia uno su cui impostare la squadra. Se arriva un’offerta irrinunciabile, toccherà alla Juve decidere e nel caso prendere un giocatore che non lo faccia rimpiangere, uno al suo livello. E’ stata una stagione particolare, non solo per Chiesa ma per tutta la Juve.

Il ruolo di Chiesa

Oltre all’importanza di Chiesa a livello simbolico, Polverosi ha analizzato anche l‘apporto tattico del giocatore nella Juventus. Ecco cosa ha detto: “Per me Chiesa è un’ala e fine del discorso. Invece vedo che continuano a metterlo seconda punta, al centro, e lì non ha lo sfogo che ha sulla fascia. Se giocava al centro è perché alla Juve mancava uno come lui in attacco. Perché Vlahovic ha deluso; Kean e Milik hanno giocato poco. Non so poi se ci sia incompatibilità tra Chiesa e Allegri. Bisognerebbe che la prossima stagione, se rimane, la Juve avesse un ottimo centravanti e giocasse col 4-3-3. Perché è quello il suo ruolo, sulla sinistra. Ma quante volte la Juve ha potuto giocare così quest’anno? Quasi mai. Certo, fosse determinante come Osimhen, forse la collocazione se la trova da solo. Chiesa è un buon giocatore ma non uno che decide sempre le partite”.

Polverosi su Allegri

Infine, il giornalista ha parlato anche del tecnico Massimiliano Allegri e la sua scelta di tornare e insistere con la Juventus:  “Se vincere è l’unica cosa che conta, allora lo scenario che si prospetta è difficile. Se la Juve annuncia ufficialmente che non acquista più giocatori top, allora va bene. Ma io dubito che possa succedere. E si rimane nell’equivoco che sei la Juve ma in realtà non lo sei più. Allegri doveva capire che non era più la sua Juventus. Ha fatto questa scelta di tornare, ma non è stato un errore per lui ma una sua valutazione ponderata. I tifosi sono infuriati con lui? Dargli responsabilità per una stagione come questa è incredibile”.