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Negli ultimi giorni non si fa altro che parlare dell’inchiesta sulle presunte plusvalenze gonfiate che la Juventus avrebbe effettuato nel corso degli ultimi anni. Secondo l’accusa il club bianconero avrebbe venduto alcuni giocatori a prezzi molto più alti del loro reale valore di mercato soltanto per riuscire a sistemare i conti ed evitare le strette del fair play finanziario. Il valore di un giocatore è però altamente soggettivo e variabile: è possibile calcolarlo in maniera specifica? Secondo Luigi Libroia, fondatore di Wallabies, azienda che si occupa della valutazione dei giocatori, sì.
Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Libroia ha detto: «Tutto è valutabile, compresi beni immateriali come marchi e brevetti. Noi lo abbiamo fatto per i calciatori del Palermo, quando siamo stati chiamati come consulenti di parte durante il processo per il fallimento del club. Un altro esempio: un decreto legge del 2020 permette ai club di rivalutare la propria rosa, cosa che dimostra la possibilità del calcolo. Come fare? Attraverso le transazioni di calciatori comparabili – ha continuato l’esperto. Noi abbiamo creato un algoritmo che analizza le prestazioni dei calciatori ed è in grado di individuare giocatori con caratteristiche simili. Ipotizziamo di dover stabilire il valore di un calciatore X: si può fare considerando la cifra a cui sono stati venduti calciatori comparabili. Naturalmente, bisogna applicare correttivi per età, difficoltà del campionato, evoluzione del mercato, infortuni e altre variabili».
Alcuni giocatori, soprattutto i giovani con ampi margini di crescita, possono avere però un valore variabile: «Credo sia giusto distinguere tra prezzo e “fair value”, cioè l’equo valore di mercato. Quest’ultimo può essere stabilito oggettivamente, mentre è giusto che il prezzo vari per contingenze di mercato, come l’interesse particolare di un club per un giocatore. Il punto, secondo me, è capire quando il prezzo di vendita, rispetto all’equo valore di mercato, non varia del 10, 30 o 50% ma raggiunge cifre di 10, 20, 30 volte superiori».