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Plusvalenze gonfiate, truffe, illeciti: la dirigenza della Juventus è nell’occhio del ciclone. Un periodo particolarmente negativo per i bianconeri, pieno di problemi dentro e fuori dal terreno di gioco. La dirigenza bianconera è infatti accusata di aver svolto delle pratiche illegali, utili a sistemare i conti del club e ad evitare così la morsa del fair play finanziario. Per il momento però nessuna sentenza, ma l’inchiesta è reale e potrebbe avere ripercussioni su tutto il club. Riusciranno i bianconeri a dimostrare la loro innocenza o arriverà una condanna?
Della questione ha parlato Mario Sconcerti, nel suo quotidiano “Cappuccino con Sconcerti”: “Il primo luogo comune da negare sulle plusvalenze è che tanto le fanno tutti. Non è vero, negli ultimi tre anni, cioè quelli in questione nel caso Juve, ci sono almeno quattro società che non ne hanno fatte: Milan, Lazio, Torino e Fiorentina. L’altro è che sono il Male puro. Anche questo non è vero. Le plusvalenze sono il cuore del sistema commerciale, se vendo Vlahovic a sessanta milioni ho solo plusvalenza sana essendo Vlahovic cresciuto nel mio settore giovanile. Il problema non è la plusvalenza, è l’uso che se ne fa. Il confine è il bilancio: se si usano plusvalenze per falsificarlo, si commette un reato serio.
Non ho idea se e cosa abbia potuto fare la Juve, c’è un’indagine aperta, direi che hanno fatto anche troppo in fretta ad arrivare ai giornali alcune frasi prese dalle intercettazioni telefoniche. E’ vero invece che le plusvalenze fittizie possono portarsi dietro altri reati, come le fatturazioni false. Sarebbe segno di grande civiltà per tutti astenersi dalla voglia di vedere colpevoli perché tutti siamo innocenti fino a prova contraria. Dare la Juve per colpevole ora, sarebbe come dare del colpevole a chiunque di noi senza sapere nulla, solo per tifo. E questo sarebbe barbaro”.