La rifondazione della Juve passerà dai princìpi dell’autofinanziamento. Come ha ricordato di recente l’amministratore delegato, Maurizio Scanavino, “il quadro economico-finanziario della società è ancora piuttosto complicato”. Si proseguirà con i tagli partendo dal monte ingaggi che, nel 2022/23, ha toccato i 158,1 milioni lordi come riportato dal Corriere dello Sport; 97,5 milioni netti (in base ai dati di Calcio&Finanza). La linea guida è però di mantenere ingaggi contenuti, come nel caso di Milik (che guadagnerà 3,5 milioni a stagione) e lo stipendio proposto a Timothy Weah (che ne percepirà 2 all’anno).
La società ha già fatto scelte significative, da Paredes (con il suo stipendio che pesava 7 milioni netti) a Di Maria (che ne guadagnava 6). Con Cuadrado – in scadenza fine mese- la Juve verrà poi alleggerita di altri 5 milioni. A conti fatti il risparmio ammonterebbe a 26,3 milioni. La dirigenza sta pensando di proseguire spedita su questa linea, cosa che potrebbe portare addirittura a oltre 123,6 milioni lordi di minori costi. Inoltre si lavora alla risoluzione del contratto di Alex Sandro –nonostante il recente rinnovo automatico per un anno- in modo da risparmiare altri 6 milioni netti. Altri ragionamenti andranno fatti per le posizioni di Szczesny (il cui contratto scadrà tra due anni con uno stipendio che pesa 6,5 milioni netti a stagione), di Bonucci (con uno stipendio di 6,5 milioni) e Rugani (pure lui in scadenza 2024 come Bonucci e il cui compenso ammonta a 3,5 milioni).
In tutto ciò non si può escludere qualche partenza d’eccellenza come quelle di Vlahovic e Chiesa che potrebbero aiutare ulteriormente la società a fare cassa. Il primo percepirà 7 milioni netti fino al 2026 mentre il secondo 5 fino al 2025 (anche se avrebbe chiesto di recente anche un aumento di ulteriori 3 milioni). Infine c’è il nodo Rabiot. La Juve aspetta una sua risposta dopo aver offerto al francese il prolungamento di altri 12 mesi alle stesse condizioni attuali (7 milioni più bonus). Sul tema esuberi ci sono poi Arthur (5 milioni netti fino al 2025), McKennie (2,5 fino al 2025) e Zakaria (1,25 fino al 2026).