Juve, Abodi e Malagò: "Serve più celerità nella giustizia sportiva"

Juve, Abodi e Malagò: “Serve più celerità nella giustizia sportiva”

Malagò
Botta e risposta tra il Ministro dello Sport Abodi e il presidente del CONI Malagò sul processo plusvalenze della Juve

La sentenza della Corte d’Appello sul processo plusvalenze della Juve nelle ultime 48 ore è stato il principale argomento di discussione nel mondo sportivo italiano. Una penalizzazione di 10 punti che danneggia pesantemente i bianconeri, ma che rischia di modificare le sorti di tutto il campionato. Il tutto a sole due giornate dal termine. La modifica in classifica rischia infatti di falsare tutta la Serie A.

Per questo le autorità hanno già cominciato a pensare a possibili modifiche nel codice di Giustizia Sportiva. Il Ministro dello Sport Andrea Abodi ha quindi deciso di mandare una lettera ai principali organi sportivi italiani. Ecco le sue parole: “A tal proposito abbiamo avuto costanti confronti in questi mesi riguardanti l’attualità e più in generale la necessità di fare uno sforzo comune per favorire una riforma. Modifica che non potrà che essere promossa all’interno del vostro sistema sportivo. Nel rispetto dell’autonomia relativa che da parte nostra non potrà che essere rispettata. A questo propositivo, dopo attenti confronti, faremo ciò che è nelle nostre titolarità, per fare tesoro delle esperienze e costituire un processo di miglioramento della giustizia sportiva in termini di efficacia ed efficienza riferite anche al rapporto con la giustizia ordinaria a tutela degli interessi generali”.

Frasi a cui il presidente del CONI Giovanni Malagò ha risposto dicendo: “La materia è di esclusiva pertinenza del nostro mondo. Vogliamo modificare, tramite un regolamento da presentare nella prossima Giunta, la dinamica della tempistica che deve tutelare i diritti del ricorrente, la celerità della giustizia e la terzietà. Su questo mi prodigherò. Ricordo che una riforma c’è già stata recentemente, con una serie di integrazioni e miglioramenti. Ma in questo caso il riferimento di partenza è il cursus della giustizia sportiva a livello endofederale. Noi riteniamo che il solo fatto che il Collegio di Garanzia abbia più volte rivisitato le sentenze sia la dimostrazione della grande autonomia del sistema sportivo”.

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