Intervistato per ELF Voetbal, Peer Koopmeiners, fratello di Teun, centrocampista della Juventus, ha parlato delle caratteristiche, delle differenze e del rapporto con lui. Ecco le sue parole: “Io e mio fratello siamo diversi. Io sono un pensatore, mentre Teun è più uno che agisce. Anche se recentemente ci siamo avvicinati. Mio padre fa spesso l’esempio che ci allenavamo sul campo del Vitesse ’22. Poi facevamo un esercizio in cui dovevamo reggere, destreggiarci e nominare la formazione, ad esempio, del Barcellona. Teun allora afferrò immediatamente la palla senza pensarci, mentre io iniziavo a pensare a come volevo approcciarla e quindi inizialmente rimanevo fermo per diversi minuti. Mio padre mi ha spinto così a lasciare andare il pensiero a volte, ma ho imparato da lui che posso anche estraniarmi da una situazione e riflettere. Teun è un po’ più rilassato di me. Ama circondarsi di persone ed è un po’ più estroverso. Anch’io sono abbastanza socievole ma a volte mi piace stare da solo. Una giornata senza parlare con nessuno e stare da solo con i miei pensieri. Ora che vivo ad Amsterdam ogni tanto mi diverto a prendere la mia bicicletta, mettere gli auricolari e poi girare per la città perché noto che mi dà pace.”
Peer Koopmeiners: “Fastidiosi i paragoni con lui”
Il calciatore ha proseguito: “Non ho mai trovato difficile il fatto che Teun sia mio fratello. Diventa fastidioso solo quando iniziano a mettermi a paragone con lui. Io ho un certo carattere, Teun un altro. Se Teun litigasse con un allenatore, ne soffrirei anch’io. Ma questo è successo raramente, perché non posso nemmeno citare un esempio. Ci separano due anni e non abbiamo mai avuto molto a che fare l’uno con l’altro in gioventù, è andata così. Io ho preso una strada diversa con periodi in prestito all’Excelsior e all’Almere City. So che ognuno segue la propria strada, non sono in competizione con lui.”