Nel suo editoriale su calciomercato.com, Giancarlo Padovan ha espresso la sua opinione sul caso Paul Pogba alla Juventus. Il calciatore francese sta ultimando il suo programma di recupero dall’infortunio accorso nell’ultima parte della scorsa stagione. L’assenza forzata dell’ex Manchester United è stata solo l’ultima di una stagione travagliata nel quale il calciatore è di fatto stato quasi sempre non disponibile per problemi fisici. I continui stop di Pogba non giustificherebbero agli occhi del club bianconera un ingaggio così importante. Di fronte a una situazione di questo tipo, la Juventus si auspicherebbe di rivedere le condizioni del contratto o un eventuale cessione. Nelle ultime settimane però nulla sembrerebbe cambiato.
L’opinione di Padovan
Sul caso Pogba alla Juventus, Padovan ha esordito così: “Come se non bastassero le penalizzazioni in campionato e l’esclusione dall’Europa, oltre alle inchieste penali e civili, c’è un altro lascito, altrettanto pesante, della triade Agnelli-Nedved-Cherubini alla nuova dirigenza. E riguarda Paul Pogba, un calciatore finito da almeno tre anni. Arrivato a parametro zero e perciò “ricompensato” con un ingaggio da otto milioni netti più due di bonus fino al 2026. Pogba ha giocato complessivamente 161 minuti nella stagione scorsa. Per la prossima si parla di un possibile impiego, naturalmente a rate, dalla fine di settembre. Ora è chiaro che Giuntoli si stia occupando di cedere calciatori ancora in attività (Alex Sandro, Bonucci, Zakaria, Miretti, Nicolussi Caviglia, Kean, magari De Winter e McKennie). Ma affrontare il caso-Pogba è altrettanto urgente e irrevocabile. Trattasi, infatti, di giocatore non giocante e del più pagato in rosa. E, per una società come la Juve, dilaniata dal monte-ingaggi, risparmiare 24 milioni netti, ovvero 48 lordi, costituirebbe una vigorosa boccata d’ossigeno per recuperare il terreno perduto e, soprattutto, i soldi buttati”.
Pogba problema della Juventus
Il giornalista ha proseguito: “Ovvio che Pogba vada incoraggiato con una generosa buona uscita. Ma non è accettabile che rifiuti di andare in Arabia Saudita (dove, peraltro, avrebbe guadagnato di più), sia vago sulle sue possibilità di recupero e si opponga anche ad una decurtazione dell’ingaggio. La situazione, dunque, non è solo tecnica, ma etica. E Pogba dovrebbe sentire un po’ di responsabilità per il danno economico e patrimoniale che sta creando alla Juve, dove già era arrivato minato da un infortunio al ginocchio che non ha voluto operare per cercare di andare al Mondiale del Qatar a tutti i costi. Una decisione autolesionistica, sconsigliata da tutti i medici del mondo, che gli ha fatto perdere sia la Coppa, sia la stagione. Insomma, basta Pogba. Il tempo delle imposture è finito”.