Nel suo editoriale su calciomercato.com, Giancarlo Padovan ha parlato della bandiera della Juventus Alessandro Del Piero. Il giornalista ha esordito così: “A volte una piccola notizia aiuta a capire una grande verità. Ho letto su Calciomercato.com che Alessandro Del Piero è stato iscritto al corso per allenatori Uefa Pro, il massimo livello professionistico. Ho subito pensato quanto poco possa riguardare il suo futuro. Se, infatti, Del Piero avesse avuto intenzione di fare l’allenatore, non solo l’avrebbe detto in modo che qualcuno lo sapesse, ma non avrebbe firmato un contratto triennale da commentatore di Sky. E’ vero che, ove mai qualcuno gli offrisse una panchina, potrebbe sempre chiedere di interrompere l’accordo, ma il profilo finora proposto dell’ex grande campione della Juventus è diverso da quello di un tecnico. Non che non ne sappia e non voglia approfondire (anzi, penso proprio che la sua intenzione sia di studiare sui banchi di Coverciano), ma se c’era un ruolo per il quale lo si pensava all’interno di qualche società (una in particolare) era quello manageriale.”.
Del Piero, un futuro lontano dalla Juventus
Il giornalista ha concluso che nella mente di Del Piero ci sarebbe la consapevolezza che un futuro alla Juventus non sarebbe possibile. Ecco le sue parole: “Invece, io credo che Del Piero abbia capito bene e definitivamente che il suo approdo alla Juventus, sempre osteggiato da Andrea Agnelli, non sia possibile nemmeno con Elkann e il presidente Ferrero. Meno di un anno fa, quando scoppiò il caso plusvalenze e il consiglio di amministrazione bianconero venne spazzato via come un fuscello. I grandi giornali annunciavano che il ritorno di Del Piero sarebbe stato imminente. Peccato che a lui, lo so per certo, nessuno abbia mai fatto neppure una telefonata di sondaggio. Perciò, ora che il capo dell’area sportiva (Cristiano Giuntoli) è arrivato e lavora, a Del Piero non resta che diventare allenatore. Non per farlo alla Juve, naturalmente, ma per dimostrare che lui con la materia ha un rapporto culturale. Vuole sapere tutto, anche quello che qualche “collega” non gli ha mai raccontato”.