Le parole del direttore generale della Juventus Maurizio Scanavino hanno rinsaldato la posizione di mister Massimiliano Allegri. Salvo clamorosi ribaltoni, il tecnico toscano sarà ancora l’allenatore bianconero nella prossima stagione. In merito alla sua permanenza, Nino Ori ha parlato sulle frequenze di Radio Bianconera. Ecco cosa ha detto: “Ho sentito di tifosi disperati perché rimane Allegri. Io per il comunicato e l’intervista di Scanavino, che fanno capire che l’allenatore e la squadra sono gli ultimi pensieri della società”.
Tra gli altri temi della trasmissione, anche quello dell’addio alla Superlega da parte della Juventus. Sul tema, Ori ha parlato così: “Oggi discutiamo di un’uscita dalla Superlega che non sappiamo se ci sarà o meno. Oggi finisce con una comunicazione disastrosa, approssimativa. Si tratta di un addio a un progetto di Andrea Agnelli. Ha vinto la paura rispetto alla possibilità di difendersi davanti al TAS e la possibilità che la Corte di Giustizia Europea possa emettere un parere che va contro la UEFA. Ceferin e la UEFA, a forza di mandare messaggi minatori, hanno ottenuto l’effetto desiderato. La Juve si sta giocando quel poco di credibilità che le era rimasta negli ultimi mesi. La A22 parla di avere le prove delle minacce della UEFA sulla Juve. Mi chiedo: ci stanno usando, mettendo in mezzo? Le minacce della UEFA le abbiamo viste in questi mesi, non erano parole interpretabili ma chiare. La notizia è che la Juve ha mollato e il Real Madrid invece sa comunicare. La UEFA comunque se ci sono le prove rischia una condanna. Teoricamente non escludo una marcia indietro, su pressione del Real. Ci attende vedere l’evolversi degli eventi. La comunicazione della Juve è fallimentare e irrispettosa nei confronti dei tifosi. A Scanavino manca un pezzo: perché lasci la Superlega se non è per le minacce?”.
Infine, Ori ha concluso la sua disamina sulla situazione societaria della Juventus parlando dei dissidi tra Agnelli ed Elkann. Ecco cosa ha detto: “I dissidi trai due fa ridere. Per 12 anni hanno preso tutte le decisioni insieme. La proprietà alla fine per tutto negli ultimi 5-6 anni ha tirato fuori per la Juve circa un miliardo con la quasi certezza di non ricavarci nulla. Con la Juve hai la certezza che non ricavi un euro. La Ferrari rende ad Elkann, la Juve costa. I soldi con la Juve non si fanno e non si sono mai fatti. Quello che da fastidio è che per l’Italia si doveva solo limitare i danni e c’è stato il patteggiamento, ma se veramente si voleva veramente calare le braghe, non era meglio uscire prima dalla Superlega? Perché farlo adesso? E’ sempre un problema di comunicazione, non c’è una spiegazione del perché di questa decisione”.
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