: “Quello delle seconde squadre è un tema di grande attualità, sono contento di tornare qui allo Stadium dopo quattro anni di riflessioni. Abbiamo presentato un’esigenza e ringrazio Agnelli perché la Juventus è stata l’unica squadra a darne atto. Ringrazio la sua organizzazione, la sua visione”. Le parole del presidente della FIGC Gravina nel corso dell’evento “Le seconde squadre in Italia e in Europa, modello per il futuro?”
“Il progetto seconde squadre fa bene alla Nazionale e alla Juventus – ha continuato. Nato in maniere frettolosa, non approfondito, ha consentito solo a chi aveva studiato a cominciare ad avere effetti positivi come ritorno. Aiuta tutto il calcio italiano con un serbatoio di giovani. Mi preoccupa il fatto che rispetto all’Europa il minutaggio dei giovani si sia dimezzato: così non possiamo andare da nessuna parte. Se il Portogallo elimina l’Italia nel campionato europeo Under 21… Nel minutaggio c’è un abisso. Dobbiamo eliminare gli errori commessi nel momento di avviamento del progetto. Abbiamo una grande responsabilità nel capire se le norme vanno riviste”.
“La tassa d’iscrizione forse è elevata. Dobbiamo prendere da quanto succede all’esterno, forse il modello tedesco è quello a noi più vicino. Quello francese mi piace poco. La riflessione finale è quella di vedersi in tempi rapidi per trovare subito le condizioni per un’apertura a tutte le società velocemente. Noi siamo la quarta forza a livello internazionale ma siamo terzultimi nell’utilizzo dei giovani formati in casa“, ha concluso Gravina.