Tramite il suo sito internet personale, Carlo Nesti ha affrontato l’argomento relativo alle regole arbitrali relative ai rigori e alle chiamate al Var. Facendo questo, il giornalista ha utilizzato in un secondo momento come esempio anche il caso dell’espulsione di Francisco Conceicao in Juventus-Cagliari. Ecco le sue parole: “Ormai, è fisiologico. All’inizio del campionato, il clima è molto “soft”, come se le partite si giocassero in spiaggia. Poi, dopo 7-10 giornate, quando le posizioni in classifica cominciano a far tremare le vene e i polsi, ecco scatenarsi l’uragano arbitrale. Siamo arrivati a 20 rigori in più, rispetto alla Premier League. Credo che, come ha detto giustamente il designatore Rocchi, si dovrebbe pensare seriamente al Var “a chiamata”, con non più di 2 opzioni per squadra”.
Nesti: “Con Ceiceicao andava sfruttato il monitor”
Il giornalista ha proseguito: “Penso, ad esempio, all’espulsione di Conceicao. L’arbitro Marinelli è stato troppo impulsivo: doveva prima sfruttare il monitor, e poi, magari, prendere le stesse decisioni, ma con una credibilità ben diversa, davanti a tutti. Al cospetto di troppi “rigorini”, ripristinerei il concetto di “involontarietà”. In materia di fuorigioco, ripristenerei anche il concetto di “luce”, fra attaccante e difendente. Sarebbe un calcio più umano, e meno oberato da colpe millimetriche”.