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Amore e odio, Josè Mourinho è uno di quei personaggi eccentrici che vive di grandissimi bianchi e neri. Allenatore di fama internazionale, tra i più vincenti di sempre, il portoghese è nel cuore dei tifosi dell’Inter, con cui ha vinto il famoso Triplete nel 2010/11. Le sue conferenze stampa sono sempre memorabili: lo Special One ha sempre pronta una parola e una battuta contro tutto e tutti, atteggiamento che negli anni gli ha portato ben più di qualche hater. Ieri l’ultima di un’infinita serie di polemiche. Dopo aver visto il match di Champions League tra Juventus e Zenit, l’allenatore della Roma sul suo profilo Instagram si è fatto sfuggire una ‘velata’ critica:
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“Uno è stato ribattuto, l’altro no… indovinate quale“, ha scritto lo Special One su Instagram con tanto di immagini. Il riferimento è chiaramente a due rigori: quello di Veretout in Juventus-Roma e quello di Dybala in Juvnetus-Zenit. Entrambi hanno sbagliato il penalty e in entrambi i casi al momento di calciare alcuni degli altri giocatori è entrato nell’area di rigore (come ben visibile dalle immagini). La differenza sostanziale sta nell’arbitraggio. In Serie A l’arbitro ha convalidato il tiro, e di conseguenza l’errore dal dischetto del centrocampista francese. In Champions il direttore di gara ha fatto ribattere il rigore al fantasista argentino, che non ha sbagliato di nuovo.
L’affermazione di Mourinho è senza ombra di dubbio polemica, e rievoca le accuse di favoritismi nei confronti della Juventus. La realtà dei fatti è forse leggermente diversa. E’ vero che le regole del gioco del calcio sono sempre le stesse, ma tra Serie A e Champions League l’arbitraggio cambia drasticamente. In Europa questo tipo di infrazione viene fischiata molto più spesso, mentre si tende a lasciar correre in Italia. Al contrario in Italia si fischia fallo al minimo contatto, mentre in Champions no… Follia? Forse, ma fare polemica è abbastanza inutile.
