Juve, Motta: "Danilo da valutare. Scudetto? Lascio dire a voi"

Juve, Motta: “Danilo da valutare. Scudetto? Lascio dire a voi”

Thiago Motta, Juventus
Intervenuto in conferenza, ha parlato l'allenatore della Juventus, Motta: il tecnico ha risposto sullo scudetto e le condizioni di Danilo

nAlla vigilia del match di Serie A contro l’Hellas Verona, è intervenuto in conferenza l’allenatore della Juventus, Thiago Motta. Di seguito le risposte del tecnico dei bianconeri alle domande poste dai giornalista in sala stampa.

Come sta la squadra? Come si è allenata in questi giorni e quali sono le insidie del match contro l’Hellas Verona?

“La squadra sta molto bene. La preparazione per la partita è stata molto buona, così come la settimana di lavoro. Restiamo con i piedi per terra anche dopo la prima di campionato. Andiamo ad affrontare una squadra che sta bene dopo una vittoria contro una squadra che è una seria candidata per lo Scudetto di quest’anno. Troveremo di fronte una squadra che battaglia, che gioca, che lotta, che contrattacca e che sa cosa vuole in campo”.

Quali sono le ultime caratteristiche che la Juventus andrà a cercare sul calciomercato per completare la rosa?

“Ho la fortuna di avere oggi a disposizione giocatori con caratteristiche diverse, funzionali alla nostra squadra. Tutti loro hanno le stesse possibilità di dimostrare di poter giocare. Mi sento un allenatore fortunato”.

Come sta Danilo? Sarà presente a Verona?

“Ieri Danilo ha subito una botta e non si è allenato. Oggi abbiamo l’ultimo giorno di lavoro prima della partita e questo pomeriggio valuteremo come sta”.

A che punto è il recupero di Milik?

“Arek sta recuperando ma non è ancora con il gruppo”.

Mbangula è una soluzione anche per il versante opposto del campo?

“Come detto, ho la fortuna di avere dei giocatori con diverse caratteristiche, funzionali alla squadra. Che sia giocare a destra o a sinistra per lui penso debba cambiare pochissimo. Ci sono dei punti positivi e negativi: nell’ultima partita, giocando da sinistra, rientra e fa gol. Da destra dovrebbe essere un po’ più complicato, anche se a questo livello no però riesco a capirlo. Giocando a destra può dare tanto alla nostra squadra. Dipende tanto dal ragazzo e da quello che dimostra in allenamento”.

Come ha trovato fisicamente Kalulu? Lo vede meglio al centro o a destra?

“L’ho trovato molto bene e si è inserito altrettanto bene. Può giocare da centrale come da terzino. Lo ha già fatto nel Milan. Lo vedo molto bene”.

Si aspetta ancora un altro “regalo” per il suo compleanno dal lavoro del direttore sportivo Giuntoli?

“Stiamo lavorando molto bene sul mercato per fare una squadra competitiva e l’avete già visto. Pensiamo all’Hellas Verona. Ora siamo concentrati su questo”.

Quali sono gli aspetti più positivi della partita del Como e che vuole diventino una costante?

“I tre punti. Il risultato alla fine è la cosa più importante. E’ chiaro che per arrivarci ci sono tante cose dietro che dobbiamo fare bene. Abbiamo fatto molto bene la fase difensiva, così come leggere i momenti della partita. Come squadra abbiamo fatto molto bene. Sicuramente possiamo migliorare su tutto, però è stata una bella prima prova che però adesso è il passato. Ora dobbiamo pensare alla prossima complicata con l’Hellas Verona e come tutte quelle di Serie A”.

Da quanto è arrivato alla Juventus la sua vita da un punto di vista emotivo quanto è cambiata? Cosa significa essere allenatore della Juve piuttosto che di un altra squadra?

“La mia vita è bellissima. Mi sveglio al mattino presto con grande energia ed entusiasmo per venire al centro sportivo nostro e fare l’allenamento trovandomi con delle persone fantastiche che hanno lo stesso entusiasmo e che me lo trasmettono per continuare a lavorare. Mi trovo con dei ragazzi che arrivano con una voglia enorme di migliorarsi, di allenarsi e di competere in allenamento. Passiamo il pomeriggio a preparare ciò che dobbiamo. Arrivo a casa con il lavoro fatto per vedere la mia famiglia e che oggi è presente. Questa è la mia vita e mi sento privilegiato nel poter fare questa vita fa”.

Contro un avversario con le caratteristiche del Verona, quanto è importante trovare un equilibrio tra fase offensiva e difensiva e a che punto è il lavoro di sinergia tra reparti?

“Non solo contro di loro, ma contro tutte le squadre bisogna trovare un equilibrio tra la fase e l’altra. E’ importantissimo perché ogni squadra ha la sua filosofia di gioco e il suo modo di giocare. Contano tantissimo le due aree: chi incide di più nella difesa e nell’area avversaria che dobbiamo attaccare. E’ li che le partite si vincono o si perdono. L’Hellas Verona ha dimostrato di essere una squadra forte in questo senso. Noi dobbiamo essere molto attenti, concentrati e determinati a fare la partita che vogliamo. Dobbiamo attaccare sicuramente queste squadre, entrando nella loro area di rigore con grande voglia di incidere, difendendo come sappiamo fare la nostra area”.

Savona può partire domani dal 1′ minuto? Qual è la sua caratteristica che più le piace?

“Di Nicolò sino ad ora mi piace tutto. Mi piace il suo impegno e come mi guarda o guarda le persone che gli stanno parlando. E’ molto attento e sveglio, dimostra grande voglia di fare bene, al di là delle sue caratteristiche fisiche e tecniche. Mentalmente vedo un ragazzo molto preparato. Questo è stato sicuramente merito suo, ma è anche merito delle persone del settore giovanile che hanno lavorato con lui. Lui come altri sono ragazzi che daranno un grandissimo aiuto alla nostra squadra”.

Ha già stabilito chi sarà il capitano della Juventus a Verona? Qual è il ruolo che ha nello spogliatoio?

“Sì, è già stato stabilito. Il ruolo del capitano non è soltanto nello spogliatoio, ma dappertutto. E’ quello che deve trasmettere cosa siamo noi e deve mettersi davanti. Abbiamo tanti ragazzi che possono farlo. E’ il caso di Danilo che lo ha fatto molto bene sempre ed è il caso di Federico (Gatti ndr) che lo ha fatto l’ultima volta. Deve trasmettere ai tifosi, all’avversario, all’arbitro e a tutti cosa vogliamo essere e cosa dobbiamo essere. Questo è per me il ruolo del capitano. Vedrete domani chi sarà”.

Come gestirà le assenze di Thuram e Weah? Douglas Luiz potrebbe partire dall’inizio?

“Khephren e Tim non sono disponibili come, Adzic e Milik. Danilo lo valuteremo oggi, mentre per tutti gli altri abbiamo ancora un allenamento per valutare e decidere con chi iniziare la partita e chi avrà la possibilità di subentrare e aiutare la squadra. La cosa importante è che per me c’è chi gioca e chi giocherà. Io faccio massima attenzione a chi giocherà, perché sono quest’ultimi che alzano il livello in allenamento e in partita. Questa è per me una cosa fondamentale”.

Che cosa vuol vedere domani rispetto all’esordio? Cosa ci vorrà in più?

“Ogni partita ha una storia diversa. Abbiamo giocato in casa contro il Como ed è stata una buona prestazione con un buon risultato per noi. Domani mi aspetto un altra storia e dobbiamo essere pronti e preparati a tutto. Troveremo di fronte una squadra che in questo momento ha un grande entusiasmo dopo la vittoria contro il Napoli. Noi faremo la nostra partita al massimo insieme come squadra, con i giocatori che individualmente metteranno insieme le loro caratteristiche a beneficio del gruppo per fare un altra buonissima prestazione”.

La Juventus sta completando gli acquisti di Nico Gonzalez e Francisco Conceicao: che giocatori sono per lei e cosa possono dare alla sua squadra?

“Giocatori forti che per questo arrivano nella nostra squadra. Noi vogliamo sempre giocatori forti dalla nostra parte. Loro e tutti i giocatori che arriveranno lo fanno per aiutare la squadra a essere competitivi in ogni singola partita fino all’ultimo minuto”.

Ha visto una differenza tra il Verona contro il Napoli nel primo e nel secondo tempo?

“L’Hellas Verona è una squadra abituata ad affrontare determinate tipo di partite, indipendentemente dai cambi, perché si cambia ogni anno e loro hanno avuto anche quello dell’allenatore. Però rimangono sempre con una squadra che lotta tantissimo, mettendo sempre in difficoltà la squadra avversaria, specialmente quando lo fanno sul campo loro. Nelle ultime cinque partite in trasferta a Verona la Juventus ha ottenuto una sola vittoria. Questo vuol dire tanto e non è per caso. E’ tanto merito dell’avversario che è una squadra che sa quello che vuole, sa quello che fa dentro al campo e noi dobbiamo essere pronti e preparati ad affrontarli al massimo come sempre e portare la partita dove conviene a noi e non a loro”.

La Juventus è una candidata allo Scudetto?

“Questo lo lascio dire a voi. Noi siamo concentrati solo sul prossimo passo che è l’Hellas Verona“.

Oltre al merito, nella scelta della formazione c’è anche il demerito per giocatori che vengono esclusi dall’undici iniziale come Douglas Luiz e Danilo?

“No”.