Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Alessio Tacchinardi ha parlato della vittoria della Juventus contro la Roma: “La Juve è tornata, e questa è la cosa più importante. Dopo due mesi e mezzo di lavoro Allegri è riuscito a dare la sua impronta alla squadra, non senza fatica. I primi segni si sono visti contro il Milan, in una partita in cui i bianconeri hanno fatto bene per tutto il primo tempo, poi è stato un crescendo. Vedo in Szczesny l’uomo-simbolo: all’inizio non era concentrato al 100%, un po’ come tutta la squadra che ha avuto parecchi blackout mentali. Ora invece ha riattaccato la spina ed è tornato ai suoi livelli”.
Contro i giallorossi un altro 1 a 0, un’altra vittoria di corto muso: “Penso che Allegri non si sia dato come obiettivo il bel gioco – ha ammesso Tacchinardi –, ma quello di restituire alla Juve solidità e spirito guerriero. Non credo gli interessi puntare a un calcio spettacolare. Non so come deciderà di proseguire, ma la sensazione è che la carta vincente sia stata comunque lo spirito con cui il gruppo è sceso in campo, non il modulo. Con Morata e Dybala aumenteranno le frecce in attacco. Sarà una Juve più forte davanti, imprevedibile e con tante possibili combinazioni offensive. La Juve potrebbe schierarsi anche tipo Atalanta o Chelsea, quindi con un 3-4-2-1, con Chiesa e Dybala dietro a Morata. Secondo me sarebbe un bell’abito per la Vecchia Signora, soprattutto se Dybala crescerà anche fisicamente”.
Chiosa finale sul campionato: la rimonta è ancora possibile? “Napoli e Milan stanno imponendo un ritmo altissimo al campionato, entrambe mi stanno impressionando, il primo per la facilità con cui gioca e vince, i rossoneri per lo spirito d’acciaio che stanno mostrando. Arriveranno in fondo, con anche Juve e Inter, e sarà un campionato bellissimo e incerto fino all’ultimo“.