Intervistato sul canale Youtube S x 2, di Massimo Tadorni edEzio Maletto, l’ex dirigente della Juventus Luciano Moggi ha rilasciato una lunga intervista. Di seguito alcuni dei passaggi più interessanti dove Moggi parla del futuro della Juventus. In merito alla prospettiva della squadra che verrà, l’ex dirigente si sarebbe mostrato perplesso: “Si potrebbe dire sbagliato tenere Allegri. Ma ora andare a spendere altri soldi quando c’è da metter a posto un bilancio sarebbe una cosa assurda. Quest’anno qua la Juventus poteva fare qualcosa di buono, il peggio arriverà il prossimo ann. Andranno via i giocatori a parametro zero. Quelli che non servono e purtroppo c’è stato chi ha confermato Alex Sandro che non serve e chi ha fatto scattare il contratto di Szczęsny di altri due anni. Ci sono delle persone, Scanavino, Ferrero, Calvo che sanno fare altre cose ma non mettere insieme il discorso calcistico. Piano piano si deve fare una società che sa di calcio ed economia. Il rapporto è una gestione molto difficile e ci vogliono persone competenti in entrambe le materie.
Moggi ha poi proseguito entrando nello specifico della prossima stagione della Juventus. Ecco cosa ha detto: “Ora bisogna accontentarsi di quello che la Juve da. I tifosi devono aspettarsi una squadra modesta, speriamo da quinto sesto posto. Non tutti i dirigenti sono all’altezza: ci sono quelli abituati a rispondere alla proprietà e chiedere a loro prima di fare un discorso. Poi ci sono quelli come ero io che cercavano di fare gli interessi della società. Senza aspettare il si della proprietà, avendo però la loro fiducia. Aspettare tanto Giuntoli, che è abituato a dire signorsì e non muove paglia senza De Laurentiis e con uno scouting eccezionale con Micheli che trova i giocatori mi sembra una cosa assurda. Io Luciano Moggi avrei pensato diversamente. Tare. Chi viene in Juventus deve sapere essere decisionista, conoscere bene i libri contabili e prendere decisioni che fanno al di là della proprietà. La Juventus e una bella azienda, complicata, forse la migliore del calcio italiano che se gestita bene può dare grandi soddisfazioni”.
Moggi è risultato critico anche sulla proposta calcistica della Juve di questi anni: “Farò l’esempio di Vlahovic. Quando tu metti insieme un centrocampo per uno che ha una proiezione davanti al portiere con una progressione notevole e lo metti insieme a Rabiot (che secondo i tifosi e stato il migliore, ma secondo me è stato uno dei peggiori, perché porta avanti il pallone per quaranta metri) togli il tempo all’attaccante di essere lanciato e andare in gol. Rabiot ha fatto sette gol ma ne ha fatti pochi Vlahovic che poteva risolvere le partite. A lui dissi: alla Fiorentina giocavano tutti per te, qui tu devi giocare anche per gli altri. Questo è il senso per portare avanti una squadra”.
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