Juve, Milik: “Spero che Vlahovic resti. Scudetto? Vedremo”

Arkadiusz Krystian Milik
Dagli obiettivi della Juve fino al futuro di Vlahovic e Bonucci: le parole di Milik a La Gazzetta dello Sport

Intervistato da La Gazzetta dello Sport Milik ha parlato della scelta di rimanere alla Juve: Qui si sente la storia, la tradizione, la maglia ha un peso diverso dalle altre. Abbiamo avuto un’annata difficile, però nel calcio queste cose succedono, noi dobbiamo solo pensare a migliorare. Abbiamo tutte le potenzialità per fare più punti dell’anno scorso e per vincere in questo club che ha sempre avuto come obiettivo quello di alzare trofei. Questa è anche la mia ambizione e voglio realizzarla qui. Obiettivi? Penso che sia troppo presto per parlare di scudetto. Il Napoli è favorito e ci metto le due milanesi, insieme a Roma e Lazio, ma anche la Juve. Però sul mercato può succedere di tutto. Allegri ha detto che per prima cosa dobbiamo tornare in Champions, poi si vedrà se siamo abbastanza forti per poter vincere lo scudetto“.

Sul possibile arrivo di Lukaku ha detto: Non amo parlare di mercato. Non si sa che cosa succederà, tutto è possibile, ho sentito le parole di Giuntoli, se arriva un’offerta irrinunciabile tutti possono partire, perciò vediamo. Io spero che alla fine Dusan possa rimanere, per il resto per me non cambia nulla. Se vogliamo essere competitivi servono più giocatori forti in ogni ruolo, la concorrenza serve se si punta a vincere”.

Chiosa finale sull’esclusione di Bonucci: Leo ha scritto la storia della Juve, sappiamo che non è un momento facile per lui, perché come calciatore non ti aspetti mai queste scelte, soprattutto quando hai fatto davvero tanto per il club. Però sono decisioni tecniche e della società di cui non posso permettermi di parlare”. Tanti altri giocatori sono a rischio addio: “Ogni anno ci sono queste situazioni perché tutti vogliono giocare nella Juve. A mercato aperto può succedere di tutto e non esistono giocatori intoccabili. Un club importante come la Juve ha sempre l’ambizione di migliorarsi, nessuno può sentirsi al sicuro ma i calciatori sanno che vita fanno e che tutto può cambiare in un attimo”.