Il suo acquisto è stato accolto da una parte del mondo bianconero con diffidenza, ma Milik ci ha messo molto poco a far capire a tutti di che pasta è fatto. Subentrato dalla panchina al posto di Vlahovic, l’attaccante polacco ci ha messo Appena 6 minuti a trovare il suo primo gol con la maglia della Juve. Passaggio di Miretti, controllo palla, dribbling con il corpo, tiro e gol. Fiuto da attaccante vero. L’ex Napoli ha dimostrato di saper essere un’alternativa di livello e di non essere a Torino per fare panchina. Milik non è una riserva ma un attaccante aggiunto. La Gazzetta dello Sport gli ha dato un 6,5 in pagella: “Il gol è talmente un’abitudine per Arek che ci mette appena 6 minuti a trovare il primo in maglia bianconera: stoppa il pallone e si gira da centravanti di razza”.
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Allegri al termine della partita in conferenza stampa ha confermato: “È un giocatore tecnicamente molto bravo, basta vedere come passa la palla. Ha fatto un gol straordinario stasera, è importante, è un titolare perché Vlahovic non può giocarle tutte”. L’allenatore bianconero è stato chiaro, Milik è un titolare. E nessuno esclude che possa scendere in campo anche dal primo minuto, magari al fianco del serbo in un tandem pesante. Alternativa possibile, staremo a vedere se Max deciderà mai di sfruttarla. Dal canto suo il polacco ai microfoni di Sky Sport ha ammesso: “Vlahovic è fortissimo. Io sono contento di aver fatto gol, penso solo a me. Io rispetto le scelte del mister, secondo me possiamo anche giocare insieme“.
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In tutto questo, Milik è anche già entrato nella storia della Juventus. Come? Il nuovo acquisto grazie al gol segnato ieri è diventato il 350º marcatore differente nella storia del club bianconero in Serie A. Un onore non indifferente, che non può che far contento il classe 1994. Benvenuto Arkadiusz!