di Mattia Cinelli
Nonostante la vittoria in Europa League contro il Friburgo negli ottavi di finale dell’Europa League, in casa Juventus i problemi rimangono. Soprattutto dal punto di vista offensivo, visto che, a parte Di Maria, gli altri colleghi del Fideo fanno una fatica tremenda a segnare; Chiesa convive ancora con i postumi dell’infortunio, Vlahovic è da mesi che va a sprazzi senza continuità e Kean alterna buone partite a match disastrosi.
Nel roster di Madama all’appello manca Arek Milik, infortunato oramai da qualche settimana. Il centravanti polacco dovrebbe tornare tra 10 giorni, forse giusto in tempo per l’ultimo match prima della sosta contro l’Inter. La presenza dell’ex Napoli è però tutt’altro che scontata, visto che la lesione muscolare che lo tiene ai box da un mese va gestita al meglio, per evitare ricadute di vario genere.
L’importanza del polacco è però sotto gli occhi di tutti. Basti pensare che la Juventus ha inanellato il filotto di vittorie proprio con Milik, che segna con una certa regolarità, 8 reti in 24 partite, con diversi match disputati da subentrate. La peculiarità del classe ’94 è però quella della pulizia tecnica, della qualità delle giocate, caratteristica che manca nelle prime punte bianconere, e che Milik possiede in abbondanza.