di Flavio Zane
Il big match tra Juventus e Milan dell’Allianz Stadium termina senza reti nonostante le tante occasioni create durante l’arco dei 90′ minuti, in particolare dei bianconeri. E’ il portiere dei rossoneri, Marco Sportiello (titolare per il forfait in extremis di Maignan), il probabile mvp del match, bravo a rispondere presente a ogni insidia prodotta dalla Juve. La Vecchia Signora disputa una prova più che incoraggiante, rischiando pochissimo e mostrando un atteggiamento maturo e volitivo. Manca però ancora qualcosa negli ultimi trenta metri; la brillantezza e la lucidità di riuscire a colpire con cinismo. Opachi i rossoneri, costretti nel finale a stringere i denti con grandi difficoltà a ripartire. Il risultato però gli premia, permettendo di mantenere invariate le distanze dalla principale inseguitrice in classifica.
Vlahovic spaventa il Milan nel finale di primo tempo
La prima frazione di gioco vede due squadre affrontarsi con un approccio volenteroso e buoni ritmi. La Juventus si fa leggerissimamente preferire, ma ne i bianconeri, ne il Milan riesce a trovare la brillantezza giusta per impensierire mai la porta avversaria.
Dopo alcuni minuti di studio, è la Juventus ad affacciarsi per prima dalle parti di Sportiello che, per uno stop nel riscaldamento, sostituisce Maignan. Vlahovic si destreggia bene tra le maglie rossonero ma la sua conclusione scalda solo i guantoni dell’estremo portiere. Al 15′ minuto ci riprova Gatti che sale pericolosamente fino alla trequarti, tentando la soluzione personale con una conclusione però ampiamente alta. La risposta del Milan fatica ad arrivare, annullata facilmente dall’organizzazione della Juventus. In particolare, il lato sinistro orfano di Theo Hernandez appare quello più in difficolta. Le prime due azioni scaturiscono da quelle parti. Lo stesso vale per la terza, con Cambiaso che al 22′ minuti ci prova dal limite dell’area: il suo tiro però finisce debolmente a lato.
Bisogna aspettare quasi la mezzora per osservare il Milan tentare di calciare verso la porta. Infatti, ci prova Musah da fuori area, ma la sua conclusione viene deviata dalla difesa della Juventus ampiamente a lato. Sul calcio d’angolo susseguente, Gabbia stacca bene di testa non avvicinandosi però ad inquadrare la porta, ne imprimendo un giro abbastanza potente. Al 31′ minuto ci riprova Cambiaso, sempre dal limite: il suo tiro al volo termina molto alto.
Questa volta risponde subito il Milan: Florenzi tenta il colpo balistico da fuori senza però preoccupare Szczesny. Il portiere bianconero può osservare la conclusione distendersi lontana dalla porta. Al secondo e ultimo minuto di recupero di primo tempo, Vlahovic si guadagna una punizione dal limite dell’area. Lo stesso attaccante batte il calcio da fermo superando la barriera con tiro velenoso sul secondo palo, trovando l’ottima risposta di Sportiello. E’ la prima e unica grande occasione del primo tempo, che precede di poco il doppio fischio dell’arbitro.
Sportiello nega la gioia ai bianconeri
Nella ripresa, i due allenatori non applicano alcuna variazione ai rispettivi undici di partenza. Lo spartito del match non pare però cambiare, con il Milan leggermente più presente nella metà campo avversaria. E’ però la Juventus, dopo cinque minuti, Kostic prova a sorprendere Sportiello con un tiro da posizione molto defilata. L’estremo difensore respinge prontamente la conclusione, ma Danilo è il più lesto ad avventarsi sulla respinta. Ancora una volta Sportiello è reattivo e chiude la porta alla conclusione ravvicinata che si stampa sul palo difeso dal portiere.
La crescita del Milan tenta di concretizzarsi al 66′ minuto, quando Loftus Cheek cerca di colpire in tap-in dopo una prima conclusione in galoppata di Leao. Il tiro dell’inglese non finisce troppo lontano dal palo destro protetto da Szczesny. La Juventus risponde colpo sul colpo, tentando di rendersi pericolosa sfruttando gli spazi offerti dal Milan. Massimiliano Allegri prova a incentivare i bianconeri a giocare con verticalizzazioni ficcanti. In questo senso, il tecnico inserisce Chiesa, formando il tridente insieme a Yildiz e Milik al posto di Vlahovic.
Come contro il Cagliari, l’apporto del tridente pare complicare avversaria, in particolare per il contributo del fresco esterno italiano. Proprio Chiesa al 74′ minuto pennella dalla trequarti sinistra per l’attaccante polacco che stacca perfettamente. Ancora una volta, Sportiello si distende ed è bravissimo con entrambe le mani a bloccare la velenosa battuta di Milik. Lo stesso portiere non è però altrettanto bravo in occasione dell’ennesimo traversone di Chiesa all’85’ minuto. La palla gli scivola dalle mani e il pallone rimane li: Rabiot colpisce da posizione ravvicinata ma Thiaw con il volto nega il gol sulla linea. Sul successivo calcio d’angolo, Milik svetta di testa andando vicinissimo al secondo palo della porta rossonera.
Negli ultimissimi minuti di partita, la Juventus non rinuncia all’idea di vincere la partita. All’89’ minuto, Danilo calcia dal limite dell’area in posizione precaria. Il capitano riesce comunque a guadagnare un calcio d’angolo senza sviluppi. Nel recupero la Juventus prosegue l’assalto alla porta avversaria. Al 93′ minuto, Miretti prova il tiro a giro dalla parte destra dell’area di rigore, ma la conclusione va molto distante dai pali. E’ l’ultimo tentativo dei bianconeri che non riescono a superare i rossoneri nonostante le tante occasioni prodotte.