Juve, il segreto del mercato racchiuso in una parola: autofinanziamento

Juve, il segreto del mercato racchiuso in una parola: autofinanziamento

Come ha potuto la Juventus acquistare Vlahovic e Zakaria nonostante i conti in rosso? Il segreto è l'autofinanziamento

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Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Luigi Capitanio, partner della società di consulenza Monitor Deloitte ha parlato del mercato appena concluso: “Così come l’anno scorso anche questa finestra invernale è stata piuttosto arida per il calcio italiano. Al di là dei nomi, si è operato in una logica di autofinanziamento. Escludendo la Premier League le altre grandi leghe europee hanno presentato un saldo cessioni-acquisti negativo per qualche decina di milioni o tendente al pareggio. Anche per la Serie A. La profonda crisi che sta attraversando il calcio ha consolidato due trend nel mercato invernale. Da un lato le squadre di prima fascia che anticipano operazioni che sarebbero comunque avvenute in estate. Dall’altro le squadre in lotta per la salvezza optano per innesti mirati piuttosto che ricostruzioni massive, puntando a profili emergenti invece del consueto usato garantito”.

Parlando dei bianconeri ha poi aggiunto: “Penso che la Juventus abbia colto l’opportunità di acquistare Vlahovic subito, anziché in estate, per limitare la concorrenza di altre squadre e per centrare la qualificazione in Champions. Personalmente vedo l’aumento di capitale come chiaro segnale dei soci di volersi confermare come club di riferimento. Ma le operazioni in uscita hanno mostrato come l’intenzione della società bianconera sia quella di puntare alla sostenibilità“.

Chiosa finale con un pronostico sul prossimo mercato estivo: “Fare previsioni in un contesto così incerto non è possibile. Molto dipenderà da quando gli stadi torneranno a pieno regime e dai risultati dei nostri club in Europa. Sperando che le cose procedano per il meglio, credo che assisteremo a un mercato estivo più frizzante dell’anno scorso, anche sulla spinta delle nuove proprietà che, a causa della pandemia, non hanno ancora potuto operare in un contesto stabile. Quello che invece credo non vedremo più, anche post-Covid, è un calcio mercato guidato dalle “emozioni” degli operatori di mercato”.

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