Intervistato da La Gazzetta dello Sport il mental coach Roberto Civitarese ha parlato della Juve: “Sicuramente la notizia del -10 ha influito e condizionato l’ambiente. Anche perché immagino che negli spogliatoi di Empoli la squadra ne abbia parlato. Ma questo ha spostato il focus, rendendo centrale l’argomento penalizzazione rispetto a quello della partita. Si è creata una distrazione, ossia un allontanamento da quel che devo fare in quel momento, che ha poi avuto conseguenze negative durante il match. Da tempo si sapeva che la sentenza sarebbe arrivata lunedì, e che avrebbe potuto comportare una nuova perdita di punti. Penso che la squadra avrebbe potuto attrezzarsi meglio nei confronti di questo non-imprevisto, preparandosi ad isolarsi“.
Sull’intervista di Allegri al termine della partita: “Le sue parole danno il senso della resa, della stanchezza, del logoramento. Ma suonano anche come la conferma che nell’approccio mentale negativo al match con l’Empoli. Poi alla fine l’allenatore probabilmente non se l’è sentita di rimproverare la squadra, ma a quello stato si sarebbe potuto ovviare lavorandoci in anticipo, visto che c’era tutto il tempo. L’evento negativo non è certo stato improvviso”.
Chiosa finale sulle ultime due partite di stagione: “Dalle parole di Allegri pare che la squadra abbia perso fiducia, abbandonando ogni aspettativa positiva dopo una stagione che l’ha vista via via mancare gli obiettivi che si era data. Il fallimento esiste, ma esistono anche gli strumenti per imparare a reagire in un certo modo agli eventi negativi. Il tema centrale è il valore che diamo al fallimento. Se in esso vediamo un’occasione di apprendimento e dunque miglioramento o un ostacolo davanti al quale alzare bandiera bianca. Contro il Milan il rischio è quello di ‘mollare’ del tutto, assecondando la sensazione che non valga più la pena di provarci. Il Milan che penso possa avere ancora voglia di riscatto, dopo l’eliminazione dalla Champions, e a favore dell’Inter”.
