Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l’ex Juve Massimo Mauro ha parlato dell’arrivo di Paredes in bianconero: “Se lo ha rincorso così a lungo, se lo ha aspettato e voluto così tanto, è perché un giocatore così le manca. Paredes è un regista puro, ha visione di gioco, tecnica, tempi. Con Chiesa e Di Maria non avrei dubbi sul 4-3-3, o 4-5-1 che dir si voglia. Paredes in mezzo, e a fianco Locatelli che si inserisce e Pogba a fare l’altra mezzala. Sarebbe una bella Juve, potrebbe giocare sia a imporre il proprio gioco che di ripartenze”.
Un acquisto che può aiutare anche Locatelli: “Locatelli è una mezzala. Deve giocare come in Nazionale. Deve andare avanti e indietro, inserirsi, è bravo a fare gol: Locatelli è più un Marchisio che un Pirlo. E’ il giocatore che sta accanto al regista. Tatticamente è certamente la mossa giusta che la Juve doveva fare: si può giocare anche senza regista ma Allegri uno lo vuole, e fino a ora non ce l’aveva”. Saranno invece meno felici Miretti, Rovella e Fagioli: “Inserire giovani dà una cosa che alla Juve manca: entusiasmo, sfrontatezza e un’iniziativa diversa, una ventata di incoscienza. Allegri ha lanciato dei giovani, se non dà il posto da titolare a Miretti – che ne ha tutte le credenziali – è perché pensa che non sia ancora pronto e lo sta centellinando, altrimenti un ragazzo si brucia. A me piace molto anche Rovella”.
Ora la Juve è finalmente completa: “Se non si fanno male sì, l’importante è che non continuino a perderne uno a settimana… La Juve non è scintillante, i detrattori di Allegri dicono che si difende basso e non ha gioco, ma l’idea è intelligente: con certi giocatori se ho spazio posso fare male a tutti in contropiede. Ora prova a giocare più alto? Col Sassuolo non tanto, e infatti ha fatto tre gol. Se tieni palla il contropiede non lo fai, come Arthur che infatti nel Barcellona giocava diversamente. Paredes sa fare il passaggio di prima, il lancio di 50 metri: per fare contropiede il primo passaggio deve essere giusto e veloce. E Paredes questa dote ce l’ha”.